Kiev, 16 novembre 2025 – Nel 1.361° giorno di guerra in Ucraina, la situazione resta critica sia sul piano politico che sul campo militare. L’Ucraina è alle prese con una grave tempesta politica, scaturita da uno scandalo di corruzione che coinvolge da vicino il presidente Volodymyr Zelensky, il quale ha annunciato importanti riforme per ripulire il settore energetico, colpito da tangenti e malaffare. Intanto, sul fronte orientale, i combattimenti si intensificano nelle regioni di Donetsk, Kharkiv e Zaporizhzhia, con attacchi russi estesi anche a Dnipro e Kherson, che hanno provocato diverse vittime.
Scambio di prigionieri: un nuovo accordo tra Kiev e Mosca
Un elemento di rilievo nelle ultime ore è l’annuncio di un nuovo scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia, che coinvolge circa 1.200 detenuti per parte. La mediazione è avvenuta grazie all’intervento di Turchia ed Emirati Arabi Uniti, con l’obiettivo di consentire alle persone detenute di tornare a casa in vista delle festività di fine anno. Rustem Umerov, segretario del Consiglio di sicurezza nazionale e difesa ucraino, ha sottolineato l’impegno nel garantire un processo rapido e sicuro di rilascio, inclusa la restituzione di minori deportati in Russia, in collaborazione con il Qatar.
Questo tipo di accordo rientra nella prassi degli scambi di prigionieri regolati dalle Convenzioni di Ginevra, che prevedono il rimpatrio di prigionieri di guerra e ostaggi, soprattutto se malati o disabili, per garantire il rispetto dei diritti umani anche in situazioni di conflitto.
La guerra in Ucrina: attacchi e difese aeree serrate
Il fronte militare vede un’intensificazione degli attacchi russi, che hanno lanciato quasi mille droni d’attacco e circa 980 bombe aeree guidate nell’ultima settimana, oltre a missili di diverso calibro. Le difese ucraine hanno però abbattuto la maggior parte dei droni, come confermato da Zelensky, che ha ribadito la necessità di potenziare una difesa aerea multicomponente, coinvolgendo sistemi antiaerei, aviazione da combattimento e droni intercettori.
Le Forze di Difesa ucraine hanno inoltre rivendicato attacchi a infrastrutture strategiche russe, tra cui la raffineria di Novokuibyshevsk nella regione di Samara, con danni significativi ai depositi di carburante e a impianti di droni. Sul fronte opposto, Mosca ha confermato la conquista di due villaggi nella regione di Zaporizhzhia, rivendicando il successo contro forze ucraine in più punti del Donetsk.






