Prosegue senza sosta la guerra in Ucraina, con nuovi attacchi e scontri a Pokrovsk, dove i soldati del 425° reggimento d’assalto ucraino hanno recentemente riconquistato l’edificio del consiglio comunale, issando la bandiera nazionale. Tuttavia, i combattimenti in strada continuano a infuriare, mentre la regione di Volgograd, nel sud della Russia, è stata teatro di un massiccio attacco con droni ucraini che ha causato almeno un morto.
Nuove offensive e resistenza ucraina a Pokrovsk
Dopo la liberazione simbolica del municipio di Pokrovsk, le truppe ucraine sono impegnate in intensi scontri per consolidare il controllo della città. Le forze russe, nonostante le perdite, stanno cercando di mantenere la pressione, con tentativi di penetrazione e consolidamento delle posizioni. Secondo fonti militari ucraine e analisti indipendenti, la caduta di Pokrovsk potrebbe isolare la vicina città di Myrnohrad, strategicamente importante per la difesa ucraina.
Parallelamente, le forze di difesa aerea ucraine hanno annunciato di aver abbattuto o neutralizzato 94 droni russi durante la notte, impiegati in attacchi su 11 diverse località. La regione di Volgograd ha subito un grave raid con droni, causando anche l’interruzione delle operazioni in una raffineria di Lukoil, secondo fonti Reuters.
Pressioni diplomatiche e nuove sanzioni contro la Russia
In un contesto di crescente pressione internazionale, l’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, ha ribadito che la soluzione diplomatica rappresenta l’unica via percorribile per porre fine al conflitto e favorire la ripresa economica di entrambe le nazioni coinvolte. Witkoff, noto per il suo ruolo chiave nelle recenti mediazioni in Medio Oriente e nominato inviato speciale per le missioni di pace da Donald Trump nel 2025, ha sottolineato, durante un forum economico a Miami, che proseguire la guerra con mezzi militari sarebbe un danno per Ucraina e Russia.
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni mirate contro le attività russe nell’Artico, una delle principali fonti di reddito di Mosca, sottolineando la necessità di ridurre le entrate russe per limitare la capacità di finanziare il conflitto. Le sanzioni si aggiungono a quelle già imposte alla flotta di petroliere e alle compagnie petrolifere russe.
Prima condanna all’ergastolo per un soldato russo in Ucraina
Un altro sviluppo significativo riguarda la giustizia ucraina: per la prima volta un soldato russo è stato condannato all’ergastolo per l’uccisione di un prigioniero di guerra. Il 27enne Smitry Kurashov è stato giudicato colpevole di aver giustiziato un militare ucraino rimasto senza munizioni durante i combattimenti nella regione di Zaporizhzhia nel gennaio 2024. Questa sentenza storica rappresenta un passo importante nella lotta contro i crimini di guerra commessi durante l’invasione russa.
Il conflitto continua dunque a evolversi su più fronti, con intensificazione delle azioni militari e parallelamente sforzi diplomatici internazionali per trovare una soluzione duratura. La situazione rimane estremamente fluida e il rischio di ulteriori escalation è palpabile.






