Nella notte appena trascorsa, l’Ucraina ha subito una nuova ondata di attacchi da parte delle forze russe che hanno colpito diverse regioni strategiche del Paese, tra cui la regione di Dnipropetrovsk, la città di Odessa e la località di Kherson. Gli attacchi, che hanno coinvolto una massiccia offensiva con droni e artiglieria pesante, hanno provocato danni ingenti alle infrastrutture civili, con conseguenti disagi per la popolazione locale. Nel frattempo, Mosca ha accusato l’Europa di alimentare la tensione e ha ribadito la sua posizione rigida sul conflitto.
Ucraina: attacchi con droni e artiglieria nella regione di Dnipropetrovsk e a Odessa
Secondo quanto riportato dall’Aeronautica Militare ucraina e dalla testata Ukrainska Pravda, durante la notte le forze russe hanno lanciato un attacco con 48 droni, di cui circa 30 del tipo Shaheed, contro due distretti della regione di Dnipropetrovsk. L’esercito ucraino ha dichiarato di aver abbattuto 30 di questi droni. I raid hanno causato danni a edifici residenziali, a un istituto scolastico, a una fattoria e a un gasdotto. In particolare, il distretto di Nikopol è stato colpito da artiglieria pesante che ha danneggiato cinque condomini e la scuola locale, mentre nel distretto di Sinelnyky, nella comunità di Vasylkivska, sono state colpite due abitazioni private e una fattoria. Fortunatamente, secondo il capo ad interim dell’amministrazione regionale di Dnipropetrovsk, Vladislav Haivanenko, non si registrano né morti né feriti.
Anche la città portuale di Odessa è stata bersaglio di un attacco serale da parte dei militari russi. Il direttore dell’amministrazione militare locale, Serhiy Lysak, ha comunicato che oltre 100 finestre di sette edifici residenziali e tre istituzioni sociali sono state danneggiate. A seguito dell’attacco, si sono verificati problemi di approvvigionamento elettrico in alcune zone della città a causa del sovraccarico delle linee. L’area interessata è stata sgomberata per garantire la sicurezza dei residenti, mentre il trasporto elettrico rimane sospeso, anche se gli autobus continuano a circolare. Un incendio è scoppiato in un settore residenziale colpito da un drone nei giorni precedenti.
Massiccio attacco su Kherson e le dichiarazioni di Mosca
Le ostilità si sono estese anche alla città di Kherson, dove sono stati segnalati incendi e interruzioni di energia elettrica in alcune aree urbane a seguito di un massiccio attacco da parte dell’esercito russo con missili MLRS. Non è ancora chiaro se vi siano vittime, ma le infrastrutture critiche e le abitazioni sono state colpite. La notizia è stata diffusa da media ucraini e confermata dal direttore dell’amministrazione militare di Kherson, Yaroslav Shanko.
Nel contesto di questa escalation militare, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha rilasciato un’intervista all’agenzia Tass in cui ha accusato il cosiddetto “partito della guerra europeo” di essere pronto ad andare “fino in fondo” nelle sue politiche anti-russe. Lavrov ha citato leader come Ursula von der Leyen, Merz, Starmer e Macron, sostenendo che essi abbiano investito il proprio capitale politico per infliggere una sconfitta strategica alla Russia e siano determinati a portare avanti tale agenda.
Parallelamente, fonti russe hanno denunciato che i dipendenti della centrale nucleare di Zaporizhzhia ricevono regolarmente minacce di morte da parte di gruppi ucraini, come dichiarato dal direttore dell’impianto, Yuriy Chernichuk. Secondo lui, le minacce sono finalizzate a intimidire il personale in vista di un’ipotetica riconquista della struttura da parte delle Forze Armate ucraine.
Gli attacchi della notte si inseriscono in un contesto di crescente tensione e violenza lungo tutto il fronte ucraino, con la Russia che intensifica le operazioni militari e l’Ucraina che denuncia un’escalation che mette a dura prova la popolazione civile e le infrastrutture strategiche del Paese.






