Una nuova notte di violenza ha scosso l’Ucraina, con una serie di attacchi russi e il bilancio di vittime civili che continua a crescere. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato un’azione militare deliberata e calcolata da parte di Mosca, volta a infliggere il massimo danno possibile alla popolazione e alle infrastrutture civili.
Raid missilistici e attacchi con droni: il bilancio delle vittime
Nelle ultime ore, secondo quanto dichiarato da Zelensky, la Russia ha lanciato un massiccio attacco con 430 droni e 18 missili balistici contro l’Ucraina, con particolare intensità sulla capitale Kiev. I raid, definiti dal presidente ucraino come “ben calcolati”, hanno causato almeno quattro morti e numerosi feriti. Il bilancio fornito dalle autorità locali indica un morto e almeno 24 feriti, di cui cinque ricoverati in ospedale, incluso una donna incinta. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha confermato che almeno 11 palazzi sono stati colpiti e oltre 40 persone sono state evacuate dagli edifici danneggiati.
Dal lato russo, il Ministero della Difesa ha riferito di aver abbattuto 216 droni ucraini nel corso della notte, con intercettazioni concentrate nelle regioni di Krasnodar e Saratov.
Attacchi ucraini su territorio russo e tensioni al confine
Parallelamente ai raid subiti da Kiev, fonti locali riferiscono che droni ucraini hanno colpito la città portuale russa di Novorossijsk, danneggiando un terminal petrolifero della società statale Transneft e provocando un vasto incendio. Durante l’attacco è stata colpita anche un’imbarcazione civile, con tre membri dell’equipaggio feriti.
La situazione rimane altissima, con un’escalation che coinvolge sia attacchi missilistici che azioni con droni da entrambe le parti, mentre si attendono ulteriori aggiornamenti sull’evolversi del conflitto.






