Si intensificano i combattimenti tra Russia e Ucraina: nella notte duri attacchi da parte di entrambi gli schieramenti
Nella notte appena trascorsa, la capitale ucraina è stata teatro di un massiccio attacco aereo condotto dalle forze russe, che ha causato almeno due morti e numerosi feriti. Parallelamente, Mosca ha annunciato l’abbattimento di 14 droni ucraini su vari fronti, tra cui la Crimea occupata e il Mar Nero, in un contesto di intensificazione del conflitto che non accenna a diminuire.
Attacco a Kiev: il bilancio delle vittime e danni
Secondo quanto riferito dall’amministrazione militare di Kiev, il raid notturno ha provocato la morte di 2 persone e almeno 13 feriti, di cui 4 ricoverati in ospedale. Il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, ha descritto su Telegram la situazione di emergenza in città, evidenziando che i droni russi continuano ad avvicinarsi e che la difesa aerea ucraina è costantemente impegnata a intercettarli. I giornalisti dell’agenzia AFP hanno riportato l’eco di forti esplosioni e la luce intermittente delle difese antiaeree illuminate nel cielo di Kiev per tutta la notte.
L’attacco fa parte di una più ampia ondata bellica che ha visto le forze russe impiegare nella notte tra sabato e domenica un totale di 567 droni e missili, un’azione considerata la più massiccia dall’inizio dell’invasione nel febbraio 2022. Tra le vittime civili recenti si segnala anche la morte di un bambino di un anno nella regione di Kherson, colpito da un attacco con drone russo.
L’Ucraina risponde
Il ministero della Difesa russo ha comunicato di aver abbattuto 14 droni ucraini durante la notte, localizzandoli in diverse aree: otto sul Mar Nero, due nella regione di Belgorod, due in Crimea, uno nella regione di Penza e uno nella regione di Kursk. Le autorità russe hanno inoltre affermato di aver colpito siti militari e raffinerie di petrolio in territorio ucraino, mentre Kiev ha denunciato la distruzione di un caccia F-16 con la perdita del pilota.
L’attacco è inserito in un contesto di guerra senza tregua, dove il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente deciso di ritirare il Paese dalla Convenzione di Ottawa che vieta l’uso delle mine antiuomo, strumento che l’Ucraina sta considerando di utilizzare per rafforzare le proprie difese contro l’avanzata russa. Nel frattempo, la comunità internazionale vede un aumento delle pressioni con nuove sanzioni verso Mosca, mentre Washington continua a fornire supporto militare a Kiev.
La situazione rimane estremamente tesa, con i combattimenti che proseguono soprattutto nelle regioni orientali del Donbass e nell’area settentrionale di Sumy, e con la capitale Kiev che resta sotto costante minaccia di attacchi aerei e missilistici.






