L’Ucraina denuncia l’uccisione di una donna di 69 anni nel Donetsk da parte della Russia durante un attacco con droni
Un attacco con droni russi ha colpito oggi la regione di Donetsk, causando la morte di una donna di 69 anni nel villaggio di Raiske. La vittima è stata trovata durante le operazioni di soccorso tra le macerie di un edificio residenziale parzialmente distrutto dall’incendio scatenato dall’attacco. A darne notizia è stato il Servizio di emergenza statale ucraino, come riportato da Ukrinform.
L’attacco russo e le conseguenze sulla popolazione civile
L’episodio di Raiske si inserisce nel contesto di un massiccio raid russo che ha interessato almeno 15 regioni ucraine, utilizzando oltre 100 missili e circa 100 droni Shahed. Oltre alla vittima nel Donetsk, altre persone sono rimaste uccise in diverse aree del Paese, con un bilancio complessivo che sale a 7 morti e 47 feriti, tra cui quattro bambini. Gli attacchi hanno colpito infrastrutture civili critiche quali centrali elettriche, impianti idroelettrici e siti di stoccaggio militare, causando interruzioni di corrente e danni significativi che hanno aggravato la situazione umanitaria.
La reazione internazionale e la risposta ucraina
L’attacco ha suscitato la dura condanna degli Stati Uniti, con il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby che ha definito l’azione russa “oltraggiosa” e ha ribadito l’impegno incrollabile di Washington nel sostenere Kiev, soprattutto attraverso la fornitura di equipaggiamenti energetici e militari, inclusi sistemi di difesa aerea. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato di aver avviato una preparazione della risposta militare, sottolineando l’importanza di rimuovere limitazioni sulle armi a lungo raggio per fronteggiare le aggressioni.
Parallelamente, la difesa aerea ucraina ha intercettato e abbattuto circa 20 droni diretti verso Kiev, mentre le autorità locali continuano le operazioni di soccorso e ripristino dei servizi essenziali. L’Unione Europea ha definito gli attacchi come “barbarici”, confermando l’intenzione di intensificare il supporto militare all’Ucraina.
Le tensioni restano altissime nel Paese, con Mosca che ha confermato di aver colpito siti strategici, ma ha negato l’esistenza di negoziati segreti per una tregua sugli attacchi alle infrastrutture energetiche. Nel frattempo, la comunità internazionale segue con attenzione l’evoluzione del conflitto, che continua a provocare vittime civili e gravi danni materiali.