Il viceministro dell’Economia ucraino, Oleksii Sobolev, ha dichiarato che la Conferenza di Roma per la ripresa dell’Ucraina è stata più che produttiva
Si è appena conclusa a Roma la Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina, un evento che si è rivelato il più grande e produttivo mai organizzato finora per sostenere la ricostruzione del Paese devastato dalla guerra. A confermarlo è stato il viceministro dell’Economia ucraino, Oleksii Sobolev, durante la cerimonia di chiusura, che ha annunciato più di 200 accordi siglati tra Stati, enti privati e organizzazioni internazionali, per un valore totale che supera i 10 miliardi di euro.
Un messaggio di solidarietà all’Ucraina e impegno internazionale
La conferenza, ospitata nel Centro Congressi La Nuvola e co-organizzata dai governi italiano e ucraino, ha visto la partecipazione di circa 5.000 delegati, tra cui oltre 100 rappresentanti governativi e 40 organizzazioni internazionali. Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’importanza di una pace giusta, complessiva e duratura, evidenziando che “una pace apparente, a condizioni ingiuste, ha sempre vita breve”. Mattarella ha ribadito che da Roma è partito un messaggio chiaro: “Kiev non è sola”.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha illustrato il percorso verso un grande progetto di ricostruzione simile a un “Piano Marshall” moderno, auspicando la creazione di una coalizione internazionale per sostenere il rilancio economico e sociale dell’Ucraina. Zelensky ha inoltre evidenziato la necessità di aumentare gli investimenti nel settore militare, con particolare attenzione alla produzione di droni e sistemi di difesa aerea.
Iniziative concrete e prospettive future
Tra le novità più rilevanti emerse dalla conferenza, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato il varo del Fondo Europeo per la ricostruzione dell’Ucraina, il più grande fondo di partecipazione azionaria a livello mondiale dedicato a questo scopo. Il fondo mira a sbloccare investimenti nei settori strategici quali energia, trasporti, materie prime essenziali e industrie a duplice uso, coinvolgendo partner come Italia, Germania, Francia, Polonia e la Banca europea per gli investimenti.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha confermato l’intenzione di acquistare sistemi di difesa aerea Patriot dagli Stati Uniti per destinarli all’Ucraina, mentre il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato un “importante annuncio” in programma per lunedì 14 luglio riguardo al sostegno militare a Kiev.
Sul fronte italiano, la premier Giorgia Meloni ha ribadito il pieno sostegno dell’Italia all’“eroica resistenza” ucraina e ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra industrie della difesa dei due Paesi. Meloni ha inoltre auspicato che la conferenza possa rappresentare “il punto di partenza per il miracolo economico dell’Ucraina”, un percorso di rinascita che richiama la ricostruzione italiana del dopoguerra.
La conferenza si è conclusa con il passaggio di consegne dall’Italia alla Polonia, che ospiterà la prossima edizione dell’evento nel 2026, consolidando così un impegno europeo condiviso per la ripresa dell’Ucraina.






