Kiev, 1 agosto 2025 – Nel mese di luglio la Russia ha intensificato in modo significativo l’impiego di droni nell’ambito del conflitto in Ucraina, raggiungendo un nuovo record dall’inizio dell’invasione militare del 2022. Secondo un conteggio dell’agenzia di stampa AFP, basato su dati forniti dalle autorità ucraine, Mosca ha lanciato ben 6.297 droni a lungo raggio contro il territorio ucraino, registrando un aumento del 16% rispetto al mese precedente e segnando il terzo incremento consecutivo.
Il record dei lanci di droni a luglio
L’analisi evidenzia come il numero di attacchi con droni russi abbia superato ogni precedente dato mensile dall’inizio del conflitto. Questo incremento riflette una fase di intensificazione dei bombardamenti, nonostante le tensioni internazionali e le pressioni diplomatiche che si sono susseguite. L’uso massiccio di droni rappresenta una strategia militare chiave per la Russia, che continua a impiegare questa tecnologia per colpire obiettivi strategici in Ucraina, in un conflitto che prosegue da oltre tre anni.
Contesto geopolitico e situazione attuale
La Federazione Russa, guidata dal presidente Vladimir Putin, è attualmente impegnata in un conflitto armato che ha avuto inizio nel febbraio 2022 con l’invasione dell’Ucraina. Il territorio ucraino è oggetto di continue ostilità, nonostante la comunità internazionale non riconosca l’annessione di alcune regioni da parte russa, come la Crimea e le oblast’ di Cherson, Zaporižžja, Lugansk e Doneck.
L’aumento dei lanci di droni si inserisce in un quadro di conflitto complesso e dinamico, con ripercussioni anche a livello internazionale, e testimonia l’evoluzione delle tattiche belliche adottate da Mosca nell’ambito di questa guerra.






