Londra, 1° settembre 2025 – Il governo laburista britannico, guidato dal primo ministro Keir Starmer, ha annunciato oggi un giro di vite sulle politiche migratorie, in particolare per i migranti a cui è stato concesso l’asilo nel Regno Unito. La decisione arriva in un momento di forte tensione sociale e politica, segnata da proteste e contestazioni legate alla gestione dei richiedenti asilo, soprattutto nelle strutture alberghiere utilizzate per l’accoglienza.
Nuove restrizioni per il ricongiungimento familiare dei migranti
La ministra degli Interni, Yvette Cooper, ha illustrato in Parlamento le nuove norme che prevedono criteri più severi per gli immigrati con status di rifugiato che intendono richiedere il ricongiungimento familiare. Tra le principali novità, spiccano requisiti più rigorosi riguardanti la conoscenza della lingua inglese e la dimostrazione di fondi sufficienti per sostenere il proprio nucleo familiare nel Paese. Queste misure sono state annunciate alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva, in risposta anche a una recente sentenza della Corte d’Appello che ha annullato un’ingiunzione per lo sgombero dei richiedenti asilo dal Bell Hotel di Epping, sobborgo londinese al centro delle proteste.
Proteste e riorganizzazione del sistema di accoglienza
Negli ultimi giorni si sono registrate nuove manifestazioni a Epping, con alcuni arresti, dopo che l’amministrazione locale guidata dai conservatori aveva visto respingere in appello la richiesta di sgombero degli ospiti del Bell Hotel. La questione del ricorso ai strutture alberghiere per l’accoglienza dei migranti rimane uno dei temi più divisivi nell’agenda politica britannica. Cooper ha promesso una riorganizzazione del sistema, con la chiusura programmata di tali hotel, per rispondere sia alle esigenze di sicurezza che al crescente malcontento popolare.
Il governo laburista, in difficoltà nei sondaggi, si trova a fare i conti con la pressione di partiti di destra come i Conservatori di Kemi Badenoch e il movimento Reform UK di Nigel Farage, che chiedono interventi più drastici e una chiusura definitiva delle strutture di accoglienza temporanea.
Nel frattempo, si registra anche un’intensa collaborazione internazionale sul fronte migratorio: il ministro italiano dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha avuto un colloquio telefonico con Yvette Cooper per rafforzare il coordinamento tra Italia e Regno Unito contro il traffico di esseri umani e le organizzazioni criminali, in vista della ministeriale del G7 a Mirabella Eclano.






