Slitta la partenza delle barche italiane della Global Sumud Flotilla, la spedizione internazionale che ha l’obiettivo di rompere il blocco navale imposto da Israele alla Striscia di Gaza per consegnare aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Originariamente prevista per domenica 7 settembre, la partenza è stata posticipata a data da definirsi nei giorni successivi, per coordinarsi con le imbarcazioni in viaggio da Barcellona e quelle in partenza dalla Tunisia, in modo da salpare tutte insieme.
Coordinamento internazionale e partecipazione italiana
Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza, ha spiegato che la missione ha una dimensione globale e non nazionale: “Le partenze dalla Sicilia non possono essere scollegate dal resto della flotta, avverranno solo dopo che tutte le imbarcazioni da Tunisi saranno salpate”. La flotta internazionale include già diverse navi in navigazione, alcune delle quali hanno fatto una sosta tecnica alle Baleari; a bordo figurano anche personalità di rilievo come l’ex sindaca di Barcellona Ada Colau e l’attivista Greta Thunberg.
A bordo delle barche italiane ci saranno anche quattro parlamentari: le eurodeputate Benedetta Scuderi (AvS) e Annalisa Corrado (PD), il deputato Arturo Scotto (PD) e il senatore Marco Croatti (M5S). La loro partecipazione è stata accolta con entusiasmo dagli organizzatori, che sottolineano l’importanza simbolica e pratica di “mettere i propri corpi” in questa missione umanitaria e pacifica.
Mobilitazione a Roma e clima di tensione
Rimane confermato l’appuntamento di domenica 7 settembre a Roma con una fiaccolata nazionale in partenza alle 19 da piazza Vittorio a Piramide, con la partecipazione di personalità dello spettacolo, rappresentanze politiche, associative e sociali. La manifestazione sarà caratterizzata da performance spontanee, proiezioni e musica dal vivo, con il divieto di bandiere e simboli di partiti o gruppi, mentre sono ammesse solo le fiaccole e le bandiere della Palestina.
Sul fronte della sicurezza, la missione si svolge in un clima di forte tensione. Dopo avvertimenti da parte delle autorità israeliane, gli organizzatori chiedono al governo italiano una protezione diplomatica per i partecipanti, come già fatto dalla Spagna. Nel frattempo, sono stati segnalati sorvoli di aerei militari israeliani sulla Sicilia e presenze di droni sulle imbarcazioni spagnole già in mare, fatti che accrescono le preoccupazioni per l’incolumità degli attivisti.
La Global Sumud Flotilla si prepara quindi a un viaggio delicato e simbolico, volto a portare un segnale di solidarietà concreta a Gaza, una delle aree più densamente popolate e sotto tensione del Mediterraneo, dove la popolazione soffre da anni per il blocco e le difficoltà conseguenti.






