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Home Esteri

Global Sumud Flotilla, gli ultimi aggiornamenti sulla spedizione umanitaria diretta a Gaza

Nelle ultime ore, cinque delle circa trenta imbarcazioni partite domenica dal porto di Barcellona sono state costrette a fare ritorno nello scalo catalano

by Alessandro Bolzani
3 Settembre 2025
Alcune delle navi della Global Sumud Flotilla

Alcune delle navi della Global Sumud Flotilla | EPA/Quique Garcia - Alanews.it

Il 31 agosto è iniziata la missione della Global Sumud Flotilla, una spedizione umanitaria che punta a raggiungere Gaza per portare aiuti umanitari e rompere l’assedio imposto da Israele. Alla missione prendono parte decine di barche con a bordo delegazioni di attivisti e professionisti da 44 Paesi del mondo. Molte delle imbarcazioni sono partite l’ultimo giorno di agosto da Barcellona, mentre per il 4 settembre è prevista una seconda partenza da Tunisi. In questo articolo, in costante aggiornamento, vi forniremo tutte le informazioni per seguire il viaggio della Global Sumud Flotilla, che si preannuncia pieno di ostacoli da superare.

Cinque barche della Global Sumud Flotilla sono state costrette a tornare a Barcellona

Nelle ultime ore, cinque delle circa trenta imbarcazioni partite domenica dal porto di Barcellona sono state costrette a fare ritorno nello scalo catalano, per la seconda volta in appena due giorni. A riportarlo sono state fonti dell’organizzazione, citate dai media spagnoli tra cui El País.

Nonostante il vento fosse meno intenso rispetto a domenica, quando la flottiglia era già stata obbligata a rientrare, le onde alte hanno messo a dura prova i natanti più piccoli, in particolare quelli a vela, danneggiandoli e impedendo loro di proseguire.

Il maltempo, tuttavia, non ha bloccato del tutto i piani. Una ventina di imbarcazioni, partite lunedì sempre da Barcellona, stanno continuando la navigazione verso Tunisi. Prima di raggiungere la loro destinazione, però, effettueranno una sosta tecnica alle Baleari, in modo da attendere il ricongiungimento con le unità che hanno dovuto tornare indietro per la seconda volta.

Droni avvistati sopra la Global Sumud Flotilla

Anche le barche che sono riuscite a procedere con la navigazione hanno dovuto fare i conti con il maltempo e molti dei volontari a bordo hanno patito nausea e malessere. Dopo la tempesta, gli organizzatori hanno valutato i danni subiti e hanno dato istruzioni alle imbarcazioni per ricomporsi e proseguire su una nuova rotta. Alcuni natanti hanno riportato dei danni, ma non abbastanza gravi da rendere impossibile la navigazione.

 

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A destare preoccupazioni però non è stato solo il maltempo. Durante la notte tra martedì 2 e mercoledì 3 settembre, l’equipaggio dell’Alma, una delle navi che fanno parte della Global Sumud Flotilla, ha avvistato due droni intenti a sorvolare l’imbarcazione. Secondo l’attivista Yasmin Acar, presente a bordo dell’Alma, si tratta di una forma di “guerra psicologica” che potrebbe farsi sempre più intensa man mano che la flottiglia di avvicinerà a Gaza.

I preparativi a Tunisi

Nel frattempo, a Tunisi, decine di attivisti si stanno preparando alla partenza. I partecipanti tunisini stanno seguendo dei corsi di formazione che includono nozioni di sicurezza in mare, primo soccorso e principi di azione non violenta. Questi preparativi sono pensati per uniformare le procedure a bordo e preparare gli attivisti a eventuali fermi. Si stima che circa 300 tunisini e oltre 6.000 attivisti in totale siano mobilitati per la flotta. La partenza, inizialmente prevista per il 4 settembre, potrebbe slittare di qualche giorno a causa dei venti forti, una decisione presa per garantire la sicurezza di tutti.

L’IDF ha fatto un’esercitazione marittima a Gaza

A pochi giorni dall’arrivo previsto della Global Sumud Flotilla,  l’Esercito Israeliano (IDF) ha annunciato di aver condotto un’esercitazione congiunta per rafforzare la difesa lungo il confine marittimo con l’enclave palestinese.

L’esercitazione, svoltasi lunedì, ha coinvolto la Marina israeliana, unità navali di sicurezza, il sistema di comando marittimo e truppe della divisione di Gaza. Sono stati simulati diversi scenari di combattimento e procedure di emergenza per testare la prontezza delle forze in vista di possibili interazioni con la flottiglia.

Il messaggio dell’attivista Yusuf Omar

“Un tempo, Israele definiva le missioni delle flottiglie per gli aiuti nient’altro che yacht per farsi selfie, ma oggi le loro minacce si sono fatte più dure. Dicono che chi partecipa a questa missione potrebbe finire in prigioni per terroristi e affrontare una lunga detenzione.

Ma a prescindere da ciò che dice Israele, questa missione non riguarda noi. Riguarda Gaza. Riguarda la necessità di portare aiuti a una popolazione assediata e affamata, il cui accesso ad acqua, cibo, medicine e libertà è bloccato ogni singolo giorno dall’occupazione.

Sono su questo yacht da sole 48 ore e sento già quanto sia duro il viaggio. Dormiamo in spazi angusti, la maggior parte di noi sdraiata sul ponte, esposta al vento e al sole. I pasti sono frugali, non ci sono docce. In venti, usiamo l’oceano come unico modo per lavarci.

Eppure, queste condizioni non sono nulla. Sono un lusso se paragonate a ciò che subiscono i palestinesi a Gaza. La loro acqua viene tagliata, il loro cibo è razionato, le medicine sono bloccate. I loro bambini vanno a letto affamati, i loro ospedali sono bombardati, le loro case sono distrutte.

Questo viaggio mi offre solo un piccolissimo assaggio di una vita senza comfort. Ma i palestinesi vivono questa realtà ogni giorno, senza una fine in vista.

È per questo che salpiamo. Non perché sia una cosa affascinante o facile. Ma perché Gaza non può essere dimenticata”. È con queste parole che su Instagram l’attivista Yusuf Omar parla della missione della Global Sumud Flotilla.

Global Sumud Flotilla, slitta al 7 settembre la partenza delle barche italiane

La partenza delle imbarcazioni italiane della Global Flotilla è stata posticipata dal 4 al 7 settembre. La decisione, spiegata da Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana del Global Movement to Gaza, è legata al ritardo delle barche spagnole: “Abbiamo bisogno di aspettare per ricongiungerci con le imbarcazioni provenienti dalla Spagna e navigare insieme”, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa al Senato.

Quattro parlamentari italiani a bordo

Delia ha annunciato anche la partecipazione di quattro parlamentari italiani alla missione. A bordo ci saranno Benedetta Scuderi, eurodeputata di Avs, Arturo Scotto, deputato del Pd, Annalisa Corrado, europarlamentare del Pd, e Marco Croatti, senatore del M5s. “Hanno deciso di mettere i loro corpi a disposizione della missione. Immaginate quanto questo sia importante”, ha sottolineato la portavoce durante l’incontro promosso dal M5s.

“Saremo sulla Global Sumud Flotilla. Si tratta della più grande missione umanitaria degli ultimi anni ed è importante sostenere i tanti attivisti che si sono mobilitati da tutto il mondo”, hanno dichiarato Corrado e Scotto.  “Con i ragazzi di music for peace sono state raccolte trecento tonnellate di beni di prima necessità. Una prova straordinaria di solidarietà concreta. Vogliamo che quegli aiuti arrivino a destinazione e che si rompa finalmente quel blocco. I governi si mobilitino a protezione diplomatica e istituzionale della flottilla, disarmata, pacifica e che si muove nel pieno rispetto del diritto internazionale, così come lo sta facendo l’opinione pubblica di tutto il mondo”.

Conte esorta il governo italiano a dare protezione diplomatica alla Global Sumud Flotilla

“Chiediamo a Meloni di abbandonare i selfie con i cappellini”, “non può essere sufficiente tradurre la Pimpa in arabo per lavarsi la coscienza. La Spagna ha deciso di dare protezione diplomatica a chi sarà su quelle imbarcazioni. Noi chiediamo al governo italiano di fare lo stesso”. Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte intervenendo alla conferenza stampa in Senato sulla Global Flotilla.

Delia: “Ci aspettiamo rischi durante la missione”

Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana del Global Movement to Gaza, ha dichiarato che la spedizione navale si prepara a possibili interventi da parte della marina militare israeliana. “Ci aspettiamo droni, blocchi e intercettazioni. Siamo consapevoli che potremmo essere abbordati e rapiti: ciò che per la marina israeliana costituisce un arresto, per noi in acque internazionali equivale a un rapimento”, ha spiegato durante una conferenza al Senato promossa dal M5s.

Delia ha sottolineato l’importanza che il governo italiano sia pienamente consapevole dei rischi che i suoi cittadini potrebbero correre: “Vorrei partire tranquilla sapendo che il governo riconosca che, in caso di un episodio simile, il reato non sarebbe commesso dai nostri connazionali ma da altri”.

Potrebbe interessarti anche questo articolo: Flottiglia umanitaria dal Mediterraneo a Gaza, Thunberg: “Vogliamo rompere il blocco”

Tags: Global Sumud FlotillaIsraeleprima paginaStriscia di Gaza

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