Gli USA si avvicinano a un nuovo shutdown governativo, un blocco temporaneo delle attività federali non essenziali che potrebbe scattare alla mezzanotte del 1° ottobre a causa delle tensioni sui finanziamenti pubblici. Il contesto politico resta teso, con il presidente Donald Trump, in carica dal gennaio 2025, e i leader del Congresso incapaci di trovare un accordo sul bilancio che garantisca il regolare finanziamento delle attività governative.
USA: cos’è lo shutdown e quali sono le sue conseguenze
Lo shutdown è la sospensione parziale delle attività del governo federale prevista dall’Antideficiency Act, che obbliga il blocco delle spese non autorizzate dal Congresso. L’anno fiscale negli USA inizia il 1° ottobre e, qualora non vengano approvati i finanziamenti entro quella data, scatta l’interruzione delle funzioni non essenziali. A essere colpiti sono centinaia di migliaia di lavoratori federali, messi in congedo non retribuito, mentre settori fondamentali come le forze armate, il controllo del traffico aereo e l’assistenza medica ospedaliera continueranno a operare senza stipendio fino alla ripresa.
Tra i servizi più a rischio vi sono il Bureau of Labor Statistics, che produce dati vitali sull’occupazione e l’inflazione, fondamentali per le decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse, e programmi di assistenza alimentare, l’erogazione di prestiti agli studenti e le ispezioni alimentari. Queste interruzioni possono generare un effetto domino sull’economia e sui mercati finanziari.
L’economia americana sotto pressione: le valutazioni degli esperti
A differenza dei precedenti shutdown, l’economia degli Stati Uniti oggi appare più fragile. Come evidenziato da Mark Zandi, capo economista di Moody’s Analytics, un blocco prolungato potrebbe determinare un rallentamento significativo della produzione economica e mettere a repentaglio la stabilità finanziaria del paese. Il mercato del lavoro mostra segnali di difficoltà e l’amministrazione Trump ha già minacciato ulteriori licenziamenti nel settore pubblico. Anche l’economista conservatore Michael R. Strain dell’American Enterprise Institute sottolinea come un prolungato shutdown potrebbe erodere la fiducia nei meccanismi fondamentali di funzionamento del governo.
Le tensioni politiche e le prospettive di Trump
Il vicepresidente J.D. Vance ha accusato il Partito Democratico di tenere in ostaggio il popolo americano con richieste che impediscono il raggiungimento di un accordo, mentre i leader democratici di Camera e Senato sostengono che la proposta repubblicana non includa il loro contributo. Sul fronte politico, Donald Trump continua a seguire una linea dura, annunciando anche nuove tariffe protezionistiche fino al 100% su film prodotti fuori dagli Stati Uniti, misura che rischia di aggravare ulteriormente le tensioni commerciali e influenzare negativamente l’export americano, che ha già subito una contrazione del 21% ad agosto.
In questo scenario, la possibilità di un nuovo shutdown si configura come un ulteriore elemento di incertezza, con ricadute potenzialmente significative sull’economia e sulla vita quotidiana di milioni di americani.






