Tel Aviv, 1 settembre 2025 – Si intensifica la tensione nella regione mediorientale con il gruppo Houthi che ha lanciato droni armati contro il territorio di Israele in risposta a un raid condotto dall’IDF (Forze di Difesa Israeliane) nella capitale yemenita Sanaa. L’attacco israeliano di giovedì scorso ha provocato la morte del premier degli Houthi, insieme a diversi ministri e alti funzionari del movimento sostenuto dall’Iran.
Attacco Houthi contro Israele: la risposta militare israeliana
Fonti militari israeliane confermano che il primo drone è già stato lanciato dagli Houthi. L’Aeronautica militare israeliana sta monitorando costantemente la situazione e si prepara ad intercettare i velivoli senza pilota. I droni provengono dallo Yemen e impiegano diverse ore per raggiungere il territorio israeliano. Il capo di stato maggiore degli Houthi, Mohammed al Ghamari, ha dichiarato in serata che “Israele si è aperto le porte dell’inferno”, sottolineando l’escalation del conflitto.
Contesto e implicazioni regionali
Il gruppo Houthi, noto anche come Ansar Allah, è un movimento armato yemenita sciita zaydita, sostenuto dall’Iran e coinvolto nella guerra civile dello Yemen dal 2014. Negli ultimi anni, gli Houthi hanno esteso le loro operazioni nel Mar Rosso e contro obiettivi sauditi ed emiratini, consolidando un ruolo chiave nella complessa dinamica geopolitica mediorientale.






