Gerusalemme, 18 dicembre 2025 – Un gruppo di oltre 600 coloni israeliani ha fatto ingresso nella moschea di Al-Aqsa, situata sulla Spianata delle Moschee, nel cuore di Gerusalemme, recitando riti ebraici e sotto la stretta protezione delle forze di occupazione israeliane. Secondo quanto riferito da testimoni oculari all’agenzia palestinese Wafa, questa azione ha di fatto impedito ai fedeli musulmani l’accesso al luogo sacro, alimentando ulteriormente le tensioni in una delle aree più sensibili e contese della città santa.
La Spianata delle Moschee a Gerusalemme: simbolo di conflitto e fede
La Spianata delle Moschee, chiamata dai fedeli ebrei Monte del Tempio, rappresenta un sito di eccezionale importanza religiosa sia per l’ebraismo che per l’islam. La presenza dei coloni, che hanno effettuato rituali durante il quinto giorno di Hanukkah, la festa ebraica delle luci, è stata accompagnata da una massiccia presenza di polizia israeliana. Questo evento si inserisce in un clima di crescente instabilità, con frequenti scontri e provocazioni che riguardano la gestione e il controllo del complesso religioso.
Cresce la pressione internazionale per la pace a Gaza
Parallelamente alle tensioni a Gerusalemme, sul fronte della Striscia di Gaza gli Stati Uniti stanno accelerando la proposta di una forza internazionale di sicurezza per garantire la stabilità nella regione. Una bozza di risoluzione è stata già presentata al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, con l’obiettivo di dispiegare truppe provenienti da paesi arabi e musulmani – tra cui Indonesia, Azerbaigian, Egitto e Turchia – a partire da gennaio 2026 fino alla fine del 2027, con possibilità di estensione del mandato.
Questa International Security Force (Isf), definita come una “forza di controllo e non di peacekeeping”, avrà il compito di proteggere i confini di Gaza, tutelare i civili e garantire i corridoi umanitari, oltre ad addestrare una nuova polizia palestinese in collaborazione con Stati Uniti, Egitto e Giordania. Un elemento chiave della missione sarà la smilitarizzazione della Striscia di Gaza, impedendo la ricostruzione di infrastrutture militari e il disarmo permanente dei gruppi armati non statali, tra cui Hamas.
In questo contesto di fragilità della tregua, la situazione nei territori palestinesi continua a essere segnata da episodi di violenza e provocazioni, come il recente assalto alla moschea di Al-Aqsa, che rischiano di compromettere gli sforzi diplomatici in corso.






