Kiev, 26 dicembre 2025 – Germania, Regno Unito, Francia e Turchia sono pronti a inviare contingenti militari in Ucraina al termine del conflitto con la Russia. Lo ha dichiarato Mykhailo Podolyak, principale consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, in un’intervista rilasciata a Novyny.LIVE e ripresa dall’agenzia Rbc-Ukraine.
Coinvolgimento internazionale per la sicurezza post-bellica in Ucraina
Podolyak ha sottolineato l’importanza di un impegno condiviso da parte dei partner internazionali nella fase post-bellica, in particolare per quanto riguarda la deterrenza verso la Russia e il dispiegamento di forze di peacekeeping. “L’Ucraina non intende farsi carico di questo onere da sola”, ha spiegato, precisando che i governi di Francia, Turchia, Germania e Regno Unito hanno già espresso un chiaro “sì” all’invio di truppe, mentre altri Paesi stanno ancora valutando la proposta.
Un punto cruciale evidenziato da Podolyak è la necessità di definire chi finanzierà l’operazione, chi coordinerà l’integrazione delle forze in un unico sistema e chi modererà i processi di deterrenza. Ogni Paese coinvolto ha specifici interessi strategici: ad esempio, la Turchia mira a evitare che la Russia crei instabilità economiche e di sicurezza nel bacino del Mar Nero.
Una nuova configurazione geopolitica in Europa
Il consigliere presidenziale ha previsto che la guerra in Ucraina porterà a una “completa riorganizzazione dello spazio europeo”. Secondo Podolyak, l’Ucraina si avvicinerà ulteriormente all’Europa, che a sua volta dovrà adattare il proprio stile di vita verso un modello “più frugale, più militarizzato e più anti-russo”.
Parallelamente a queste dichiarazioni, emergono altre iniziative diplomatiche: il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer hanno proposto una tregua di un mese in Ucraina, limitata all’aria, ai mari e alle infrastrutture energetiche, in attesa di negoziati più estesi e del dispiegamento di truppe solo dopo la firma della pace. Zelensky ha confermato di essere “al corrente di tutto” riguardo alla proposta, sottolineando l’importanza di negoziati costruttivi.
Il quadro attuale mostra quindi un’Europa impegnata a consolidare un fronte unito per garantire la sicurezza e la stabilità dell’Ucraina, con l’obiettivo di porre fine al conflitto mantenendo garanzie solide e un forte coordinamento internazionale.






