Berlino, 17 settembre 2025 – Christian Brückner, principale sospettato nella scomparsa di Madeleine McCann, è stato rilasciato dal carcere tedesco dopo aver scontato una pena di sette anni e mezzo per lo stupro di una turista statunitense avvenuto nel 2005 in Portogallo. L’uomo, che da tempo è al centro delle indagini sulla sparizione della bambina britannica avvenuta nel 2007 a Praia da Luz, è ora libero ma sottoposto a rigide restrizioni.
Misure restrittive per Brückner
Brückner è uscito dal carcere in Germania, come riportato dal quotidiano tedesco Bild, e subito dopo si è infilato nell’auto del suo avvocato. Nonostante la libertà, gli inquirenti hanno sequestrato il suo passaporto e gli hanno imposto di non lasciare il territorio tedesco. Inoltre, secondo fonti del quotidiano, l’uomo dovrà indossare un braccialetto elettronico come misura di controllo.
Il procuratore tedesco Christian Wolters, che ha espresso preoccupazione per il rilascio di un soggetto considerato pericoloso, non ha potuto impedirne la scarcerazione a causa della mancanza di prove sufficienti per una formale incriminazione nel caso Maddie. Dal 2020 infatti, la polizia e la procura di Braunschweig ritengono che Brückner possa essere collegato alla scomparsa della bambina, ma non esistono ancora elementi concreti per un’accusa definitiva.
Ricerche e ritrovamenti in Portogallo
Nel frattempo, le indagini sono riprese con rinnovata intensità in Portogallo, a diciotto anni dalla scomparsa di Madeleine McCann. A giugno 2025, agenti tedeschi e portoghesi hanno effettuato nuove perquisizioni nella zona di Praia da Luz, in particolare in due pozzi situati a circa dieci minuti d’auto dal resort dove alloggiava la famiglia McCann. Le ricerche, supportate dall’uso di georadar, si concentrano su terreni privati e strutture vicine al Luz Ocean Club, dove Brückner lavorava saltuariamente e dove fu vista per l’ultima volta Madeleine.
Recentemente sono stati rinvenuti frammenti ossei e vestiti nella zona, che sono stati inviati in Germania per le analisi di laboratorio, anche se al momento non si è ancora stabilito un collegamento diretto con la scomparsa della bambina. Le autorità mantengono un rigoroso riserbo sull’utilità di questi ritrovamenti per le indagini.
Brückner, che si trova al centro delle indagini per la possibile responsabilità nel rapimento e nell’omicidio di Madeleine, era già noto per precedenti penali legati a violenze sessuali e atti di pedofilia. Tuttavia, nonostante le numerose piste e le indagini che si susseguono da anni, il caso rimane ancora aperto senza una svolta definitiva.






