Nonostante Israele abbia accettato la tregua proposta dagli USA, continuano i bombardamenti nella Striscia di Gaza
Nuovi raid israeliani hanno causato almeno 14 morti nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferito oggi dall’agenzia di Protezione civile di Gaza. La situazione resta critica in un territorio già provato da mesi di conflitto e tensioni crescenti.
Attacco aereo colpisce una famiglia e sfollati nella zona costiera della Striscia di Gaza
A sud della Striscia, il portavoce della difesa civile, Mahmud Bassal, ha denunciato che un attacco aereo israeliano ha colpito una tenda utilizzata da sfollati nella zona costiera di Al-Mawasi, causando la morte di cinque membri della stessa famiglia e numerosi feriti. Le drammatiche immagini provenienti dall’ospedale Nasser di Khan Yunis mostrano medici impegnati a soccorrere bambini ricoperti di sangue, sottolineando la gravità della situazione umanitaria nella regione.
Il contesto: escalation di violenze e bilanci sempre più gravi
Questi nuovi dati si inseriscono in un contesto di crescente violenza. Solo pochi giorni fa, la Protezione civile di Gaza aveva segnalato il bilancio di almeno 62 morti in un solo giorno, mentre il ministero della Salute locale ha riferito di 72 palestinesi uccisi e 174 feriti nelle ultime 24 ore, confermando l’intensificarsi dei raid israeliani. Negli ultimi mesi, gli attacchi hanno colpito diversi obiettivi civili, inclusi internet cafè e luoghi frequentati da famiglie, causando decine di vittime, tra cui molti bambini e donne.
La città di Gaza, con i suoi oltre 590 mila abitanti, continua a essere il cuore di un conflitto che ha profondamente segnato la vita della popolazione locale. Le strutture sanitarie sono costantemente sotto pressione per gestire il crescente numero di feriti, mentre il blocco e le restrizioni rendono difficile l’accesso agli aiuti umanitari essenziali.
La Protezione civile di Gaza, guidata da Hamas, continua a monitorare la situazione e a documentare le conseguenze dei raid, richiamando l’attenzione internazionale sulle condizioni di una popolazione intrappolata in un conflitto che non accenna a fermarsi.






