LONDRA – Il diplomatico britannico Tom Fletcher, vicesegretario generale dell’Onu, ha lanciato un appello urgente per un massiccio flusso di aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza, avvisando che 14.000 bebè palestinesi potrebbero morire nelle prossime 48 ore. Fletcher ha definito il permesso dato da Israele per l’ingresso di meno di 10 camion d’aiuti come “una goccia nell’oceano”
Un appello urgente è stato lanciato oggi dall’Onu per un massiccio invio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Secondo il diplomatico britannico Tom Fletcher, vicesegretario generale delle Nazioni Unite e coordinatore delle operazioni di soccorso, senza un intervento immediato, si stima che 14.000 neonati palestinesi potrebbero morire entro le prossime 48 ore. Questa drammatica affermazione giunge dopo un periodo di 11 settimane di bloccate totale degli aiuti, durante il quale la situazione umanitaria è degenerata.
La situazione critica a Gaza
Fletcher ha descritto il recente via libera concessa da Israele per l’ingresso di meno di dieci camion carichi di aiuti come “una goccia nell’oceano”. Le condizioni di vita a Gaza, già precarie, sono state ulteriormente aggravate dalla mancanza di risorse essenziali come cibo, medicinali e acqua potabile. Le strutture sanitarie, oberate e in gran parte distrutte, non sono in grado di affrontare una crisi di tale portata. La salute dei neonati, in particolare, è a rischio a causa di malnutrizione e malattie prevenibili.
L’aumento della mortalità infantile
Studi recenti indicano che la mortalità infantile a Gaza è aumentata drasticamente negli ultimi mesi. La mancanza di accesso a cure mediche appropriate e la scarsità di nutrizione adeguata stanno portando a una crisi sanitaria senza precedenti. Organizzazioni umanitarie internazionali hanno lanciato allarmi simili, evidenziando che l’urgente necessità di aiuti è accompagnata dalla richiesta di un cessate il fuoco duraturo per garantire la sicurezza e l’accesso alle popolazioni vulnerabili.
L’importanza dell’intervento internazionale
In questo contesto, l’intervento della comunità internazionale risulta cruciale. La pressione deve aumentare affinché gli attori coinvolti nel conflitto trovino una soluzione pacifica e sostenibile, che permetta di salvare vite umane e di ristabilire un minimo di normalità per la popolazione di Gaza. Fletcher ha concluso il suo intervento con un appello alla solidarietà globale, sottolineando l’urgenza di agire per salvare i più vulnerabili.