L’esercito israeliano ha reso noto che circa 700.000 palestinesi sono fuggiti da Gaza City verso il sud della Striscia di Gaza dalla fine di agosto, in concomitanza con l’intensificazione dell’offensiva militare israeliana sull’area urbana. Nel frattempo, la situazione umanitaria nella città rimane critica a causa dei continui attacchi aerei e delle operazioni di terra.
IDF: i numeri del massiccio esodo dalla città di Gaza
Secondo quanto dichiarato dall’IDF all’agenzia AFP, dall’inizio dell’offensiva sono state evacuate circa 700.000 persone da Gaza City. Questa cifra rappresenta una delle più grandi ondate di sfollamento registrate nella Striscia negli ultimi anni. L’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite (OCHA) ha confermato che da metà agosto si sono registrati 388.400 movimenti di sfollamento, con la maggior parte dei civili in fuga proprio dalla città di Gaza.
Gaza City è stata teatro di un’imponente escalation militare. Le truppe israeliane hanno avviato un’intensa offensiva sia aerea che terrestre, concentrata sul centro urbano, con l’obiettivo dichiarato di colpire le infrastrutture e le postazioni di Hamas. L’Idf ha riferito che le operazioni di terra sono sostenute da supporto aereo e navale, con decine di siti terroristici distrutti, tra cui strutture militari ed edifici trappola.
Criticità umanitarie e reazioni internazionali
L’offensiva ha generato un grave peggioramento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. Le migliaia di sfollati si sono ammassati nel sud dell’enclave, dove le risorse sono limitate e la pressione sulle infrastrutture è altissima. L’ONU ha più volte lanciato appelli per un intervento urgente a tutela della popolazione civile, sottolineando il rischio crescente di una crisi umanitaria senza precedenti.
Nel frattempo, l’intensificarsi delle operazioni militari ha suscitato critiche e preoccupazioni a livello internazionale. Diverse organizzazioni e governi hanno espresso timori per l’aumento delle vittime civili e per gli effetti devastanti del conflitto sulla popolazione palestinese, chiedendo un immediato cessate il fuoco e il ripristino di canali umanitari sicuri per gli sfollati.






