Ci sarebbero stati, secondo quanto riporta la Wafa, 7 morti in due raid israeliani a Gaza: i dettagli
Sette palestinesi sono stati uccisi e numerosi altri feriti in due distinti raid condotti dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi, riprese dall’agenzia di stampa Wafa, confermando l’intensificarsi delle operazioni militari israeliane nel territorio.
Raid a Jabalia e Gaza City: bilancio delle vittime
Secondo le fonti di Gaza, il primo attacco ha colpito la vecchia strada di Gaza a Jabalia, nella parte settentrionale della Striscia, causando la morte di tre civili e numerosi feriti. Contestualmente, un altro raid con droni da combattimento ha preso di mira la zona delle Torri di al-Maqusi, a ovest di Gaza City, dove quattro civili sono stati uccisi e altri feriti. Le autorità sanitarie locali continuano a monitorare la situazione, mentre si registrano ulteriori vittime e danni.
Le operazioni israeliane si inseriscono in un contesto di crescente tensione e violenza nella regione, dove il conflitto tra Israele e Hamas prosegue da mesi con un bilancio drammatico: solo nell’ultimo anno, secondo dati recenti, si contano oltre 45.000 vittime palestinesi, con un impatto devastante sulla vita civile e un drastico calo dell’aspettativa di vita nella Striscia.
Crescente crisi umanitaria e tensioni sul terreno
Gli attacchi si sommano a una situazione umanitaria critica, aggravata dalle difficoltà nell’accesso agli aiuti. Recentemente, l’IDF ha confermato di aver sparato colpi di avvertimento nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti alimentari a Tel al Sultan, vicino a Rafah, dove almeno sei persone sono rimaste uccise mentre cercavano di ottenere cibo.
Sul fronte politico e sociale, la tensione è palpabile anche in Israele, dove migliaia di persone hanno manifestato a Tel Aviv per chiedere il rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, mentre Hamas continua a pubblicare immagini minacciose degli ostaggi israeliani, alimentando un clima di paura e incertezza.
In questo quadro complesso, le operazioni militari israeliane continuano a colpire aree densamente popolate, con un impatto devastante sulla popolazione civile palestinese e un’emergenza umanitaria senza precedenti.






