A Gaza l’esercito israeliano ha aperto il fuoco vicino all’area degli aiuti uccidendo almeno 47 persone: i dettagli della vicenda
Una nuova tragedia ha colpito la Striscia di Gaza dove almeno 47 palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimaste ferite durante un attacco dell’esercito israeliano vicino a un centro di distribuzione di aiuti umanitari a Khan Yunis, nel sud del territorio palestinese. La Protezione Civile di Gaza ha denunciato che il bombardamento ha preso di mira una folla radunata per ricevere farina, provocando un massiccio numero di vittime.
L’attacco al centro di distribuzione di aiuti a Khan Yunis a Gaza
Secondo quanto riferito da Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione Civile, oltre 200 persone sono rimaste ferite nell’attacco condotto da droni e carri armati israeliani. I palestinesi si trovavano nel centro di distribuzione quando “i droni israeliani hanno aperto il fuoco sulle persone” e, pochi minuti dopo, i tank hanno sparato diversi colpi causando un alto numero di morti e feriti. L’area, già martoriata da mesi di conflitto, rappresenta un punto cruciale per l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, oggi teatro di una crisi umanitaria senza precedenti.
Il contesto di escalation e la crisi umanitaria
L’attacco si inserisce in un contesto di crescente tensione nella regione: mentre Israele continua le operazioni militari contro Hamas, si registra un’escalation anche sul fronte iraniano, che ha lanciato una pioggia di missili su Tel Aviv in risposta agli attacchi israeliani. L’Iran ha minacciato di colpire ogni Paese che sostenga direttamente Israele, intensificando così il rischio di un conflitto più ampio. Nel frattempo, la Striscia di Gaza affronta una crisi umanitaria grave, con migliaia di sfollati che vivono in rifugi di fortuna e un sistema sanitario al collasso, dove solo 13 ospedali su 36 sono parzialmente funzionanti.
Le autorità di Gaza denunciano che i raid israeliani hanno colpito anche altre zone densamente popolate, come il campo profughi di Nuseirat e la città di Gaza, causando ulteriori decine di vittime. L’Onu ha più volte chiesto un cessate il fuoco immediato, ma la situazione resta drammatica e imprevedibile, con un altissimo prezzo pagato dalla popolazione civile.






