La Striscia di Gaza continua a essere teatro di violenti raid aerei da parte dell’esercito israeliano (IDF). Dall’alba di oggi, secondo un aggiornamento dell’agenzia di stampa palestinese Wafa, sono stati registrati almeno 36 morti e numerosi feriti tra la popolazione civile.
Colpi mirati dell’IDF in diverse aree della Striscia di Gaza
Tra le vittime, quattro palestinesi sono stati uccisi nella zona di Jabalia al-Nazla, località situata nel nord della Striscia. Un altro grave episodio ha avuto luogo nel campo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City, dove un attacco aereo ha colpito una tenda che ospitava famiglie sfollate, causando la morte di due persone e numerosi feriti.
Altri civili hanno perso la vita in diversi punti: a Rafah, nel sud, una persona è stata uccisa mentre attendeva la distribuzione di aiuti umanitari; a Khan Yunis, sempre nel sud della Striscia, è morto un altro palestinese; mentre nella zona di Al-Sudaniya, a nord-ovest di Gaza City, un’abitazione è stata colpita durante un raid, provocando ulteriori vittime e feriti. A Deir al-Balah, nella parte centrale di Gaza, un uomo è deceduto per le ferite subite in un precedente bombardamento.
Attacco letale a nord di Gaza City
Uno degli attacchi più devastanti è avvenuto nella zona di Al-Tuwam, a nord di Gaza City, dove un bombardamento israeliano ha colpito un’abitazione causando la morte di 14 persone, tutte appartenenti alla stessa famiglia, secondo quanto riportato da fonti mediche e confermato da Al-Jazeera.
Nell’ambito di questa escalation, nella prima mattinata di oggi, aerei da guerra israeliani hanno preso di mira tre abitazioni della famiglia Abu Meiri, situate a est di Gaza City, aggravando ulteriormente la situazione umanitaria già critica nella regione.
L’agenzia Wafa continua a monitorare i dati relativi alle vittime e ai feriti, fornendo aggiornamenti costanti sulla drammatica intensificazione del conflitto nella Striscia di Gaza.






