Roma, 17 settembre 2025 – Prosegue l’intensa operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza, con un esodo massiccio della popolazione civile dalla città di Gaza. Le Forze di Difesa israeliane (Idf) hanno reso noto che circa 400.000 palestinesi hanno finora evacuato Gaza City, spostandosi verso altre zone della Striscia. La stima, riportata dal Times of Israel, evidenzia come la città contasse prima dell’inizio delle operazioni un milione di abitanti. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu aveva indicato ieri che circa il 40% della popolazione aveva già lasciato la città, mentre nelle ultime giornate il ritmo delle evacuazioni è aumentato fino a decine di migliaia di persone al giorno.
Apertura di una nuova via di fuga per i civili
Questa mattina le Idf hanno annunciato l’apertura di una seconda via di evacuazione sulla principale arteria nord-sud di Gaza, la Salah a-Din Street, situata nel sud della Striscia. La via sarà accessibile dalle ore 12:00 di oggi fino a mezzogiorno di venerdì, come comunicato dal portavoce militare israeliano Avichay Adraee in un messaggio in arabo diffuso su X (ex Twitter). L’iniziativa mira a facilitare l’uscita dei civili dalla zona interessata dall’offensiva militare, che si concentra sulla città di Gaza, principale roccaforte di Hamas.
Gaza, 17 morti dall’alba nei raid israeliani: colpite famiglie e abitazioni civili
Diciassette persone hanno perso la vita dall’alba di oggi nella Striscia di Gaza a causa dei bombardamenti israeliani. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa, che cita fonti mediche locali, secondo cui sette delle vittime sono state registrate a Gaza City.
Tra gli episodi più gravi, un raid ha colpito una tenda per sfollati nell’area di Mawasi, a Khan Yunis, nel sud della Striscia, provocando la morte di tre persone appartenenti alla stessa famiglia. Un altro attacco ha interessato il campo profughi di Nuseirat, nella zona centrale, dove un uomo, la moglie incinta e la figlia hanno perso la vita sotto le macerie della loro abitazione.
Le vittime si registrano anche a Tal al-Hawa, quartiere meridionale di Gaza City, dove due persone sono rimaste uccise in seguito a un bombardamento che ha distrutto un’abitazione. Secondo Wafa, i raid proseguono senza sosta in diverse aree della Striscia, aggravando ulteriormente l’emergenza umanitaria già in corso.






