Continuano senza sosta gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza con un bilancio sempre più grave in termini di vittime civili. Dall’alba di oggi, secondo fonti mediche palestinesi riportate da Al Jazeera, sono almeno 40 i palestinesi uccisi, tra cui almeno quattro bambini. Gli attacchi hanno colpito diverse zone della Striscia, provocando una nuova escalation nella già critica situazione umanitaria.
Raid israeliani e vittime civili a Gaza
Tra le vittime più gravi si segnala un raid condotto contro due abitazioni nel campo profughi di Nuseirat, che ha causato almeno 10 morti, inclusi donne e bambini. Inoltre, undici persone sono rimaste uccise in un sito di distribuzione degli aiuti umanitari situato nel centro di Gaza. Altri due civili sono deceduti durante un attacco improvviso contro una casa nel quartiere Remal di Gaza City. Parallelamente, è stata segnalata anche la morte di un neonato per malnutrizione a Khan Younis, mentre le autorità sanitarie palestinesi, gestite da Hamas, denunciano che quasi 450 persone nella Striscia sono decedute a causa della fame.
Questi dati si inseriscono in un contesto di crescente tensione e violenza, che ha visto l’intensificarsi delle operazioni militari israeliane dall’inizio del conflitto. Le forze israeliane hanno lanciato una vasta offensiva terrestre a Gaza City, con il capo di stato maggiore delle IDF in prima linea, in un’operazione che mira a colpire la leadership militare e le infrastrutture di Hamas.
Emergenza umanitaria e risposta internazionale
La situazione a Gaza è ormai una grave crisi umanitaria. Il blocco israeliano ha interrotto forniture essenziali di energia, carburante, cibo e acqua, aggravando le condizioni di vita della popolazione civile. Nel frattempo, numerose organizzazioni internazionali e istituzioni europee stanno chiedendo un immediato cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari per garantire l’accesso agli aiuti.
In questo scenario, l’Italia ha assunto una posizione critica nei confronti dell’offensiva israeliana, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha espresso la necessità di accelerare il percorso verso un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi senza condizioni, sottolineando i rischi per la popolazione civile. Parallelamente, progetti come IUPALS – Italian Universities for Palestinian Students testimoniano gli sforzi di collaborazione e solidarietà verso la comunità palestinese, offrendo opportunità di studio e formazione ai giovani palestinesi nei principali atenei italiani.






