“Il bilancio totale delle vittime sale a quasi 55 mila”. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas
Il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha riportato che 47 palestinesi sono stati uccisi e 388 feriti in un solo giorno a causa degli attacchi dell’esercito israeliano. Il bilancio totale delle vittime dalla data del 7 ottobre 2023 sale a 54.927 morti e 126.615 feriti.
La situazione nella Striscia di Gaza continua a deteriorarsi, con un bilancio drammatico di 47 palestinesi uccisi e 388 feriti nelle ultime 24 ore a causa dei bombardamenti intensificati dell’esercito israeliano (Idf). Questo nuovo tragico aggiornamento, fornito dal ministero della Sanità di Gaza, segna un’ulteriore escalation del conflitto iniziato il 7 ottobre 2023, portando il numero totale di morti a oltre 54.927 e quello dei feriti a circa 126.615. Le conseguenze di questa violenza si fanno sentire in ogni angolo della vita quotidiana dei residenti.
Crisi umanitaria in corso
La Striscia di Gaza, un territorio con oltre due milioni di abitanti, si trova attualmente in una profonda crisi umanitaria. Gli attacchi israeliani sono stati intensificati come risposta alle operazioni militari di Hamas, che ha avviato una massiccia offensiva contro il sud di Israele, causando circa 1.200 morti e circa 250 ostaggi. Questa escalation ha portato a una dichiarazione di guerra da parte di Israele e all’avvio di bombardamenti pesanti su Gaza, accompagnati da un blocco totale delle forniture di energia, carburante, cibo e acqua.
Le condizioni di vita nella Striscia di Gaza sono già critiche e il sistema sanitario è al collasso. Gli ospedali, già sovraffollati, affrontano una grave carenza di medicinali e attrezzature. La maggior parte della popolazione vive in condizioni di povertà estrema, con accesso limitato a servizi essenziali e assistenza sanitaria.
La reazione internazionale
Le dichiarazioni di Hamas, che giustifica le sue azioni come legittima resistenza contro l’occupazione israeliana, si scontrano con le reazioni della comunità internazionale e le crescenti richieste di un cessate il fuoco. Gli attacchi israeliani, d’altra parte, vengono presentati come operazioni mirate per neutralizzare le minacce rappresentate dai militanti di Hamas. Tuttavia, il costo umano di questa guerra è inaccettabile e alimenta cicli di violenza e vendetta che sembrano impossibili da interrompere.
Verso una soluzione pacifica
La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione la situazione a Gaza, dove il numero di sfollati e vittime continua a crescere. Le speranze di una risoluzione pacifica si affievoliscono, rendendo urgente l’attivazione di meccanismi di aiuto umanitario. È fondamentale avviare un dialogo serio che possa portare a una de-escalation delle ostilità e garantire la protezione dei civili. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile sperare in un futuro migliore per la popolazione di Gaza.