Gaza, 24 giugno 2025 – Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha reso noto che un suo operatore è stato ucciso nella Striscia di Gaza, segnando il quinto decesso tra il personale umanitario dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. La vittima, Mahmoud Barakeh, svolgeva attività di supporto logistico presso l’ospedale da campo della Croce Rossa a Rafah. L’annuncio è stato diffuso dal CICR con una nota che sottolinea come questa tragica perdita evidenzi le difficoltà quotidiane affrontate sia dagli operatori umanitari che dalla popolazione civile di Gaza.
La situazione umanitaria a Gaza e i rischi per gli operatori
La Striscia di Gaza è ormai da mesi al centro di un conflitto che ha visto intensificarsi le operazioni militari e le tensioni tra Israele e il gruppo islamista Hamas, organizzazione che governa il territorio dal 2007 e che è coinvolta in una guerra aperta con Israele. Le condizioni sul campo sono estremamente critiche, con un alto numero di vittime civili e una forte pressione sulle strutture sanitarie, spesso colpite direttamente o indirettamente. Gli operatori della Croce Rossa, come Mahmoud Barakeh, sono impegnati in prima linea per fornire assistenza medica e supporto logistico nonostante i rischi costanti. La loro presenza è fondamentale per garantire ai feriti l’accesso alle cure in un contesto di grave emergenza.
Hamas e il contesto del conflitto
Fondata nel 1987, Hamas è un’organizzazione politico-militare islamista sunnita che controlla la Striscia di Gaza. Pur essendo riconosciuta come gruppo terroristico da molti paesi, tra cui Israele, Stati Uniti e Unione Europea, Hamas mantiene un ruolo centrale nella società palestinese gestendo servizi sociali e istituzioni locali. Il gruppo ha rivendicato numerosi attacchi militari contro Israele, incluso il massiccio attacco del 7 ottobre 2023 che ha segnato una nuova escalation nel conflitto. La guerra in corso ha provocato un aumento delle tensioni, con conseguente aggravarsi delle condizioni per la popolazione civile e per gli operatori umanitari che operano sul territorio. Il recente decesso di Barakeh si inserisce proprio in questo quadro di fragilità e pericolo crescente per chi cerca di fornire assistenza in zona di conflitto.






