Prosegue l’escalation di violenza nella Striscia di Gaza con un nuovo raid israeliano che ha colpito la città di Khan Yunis nella serata di oggi. Gli attacchi, eseguiti dall’aviazione militare israeliana e supportati da mezzi corazzati e ingegneristici delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), hanno provocato la morte di cinque persone, tra cui due bambini, secondo quanto riportato da fonti palestinesi e rilanciato dal quotidiano israeliano Haaretz.
Gaza: raid a Khan Yunis e colpi contro rifugiati
L’offensiva ha interessato principalmente la parte occidentale di Khan Yunis, includendo la zona di Muwasi, con almeno quattro attacchi aerei confermati. Nel corso delle operazioni, un drone israeliano ha colpito una tenda usata come rifugio per sfollati vicino all’ospedale kuwaitiano nella parte occidentale della città. Quattro missili hanno inoltre centrato direttamente tende di rifugiati, amplificando la drammatica situazione umanitaria nella cittadina palestinese, che ospita circa 350.000 abitanti.
Parallelamente ai raid aerei, le IDF hanno impiegato mezzi corazzati sparando nella parte orientale di Gaza e di Khan Yunis, intensificando gli scontri nella regione.
La risposta di Israele e dichiarazioni di Netanyahu
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha commentato gli eventi affidandosi a un tono fermo e deciso. Dopo che quattro soldati israeliani sono rimasti feriti in scontri a Rafah, nella parte meridionale della Striscia di Gaza, Netanyahu ha accusato Hamas di aver violato l’accordo di cessate il fuoco e di continuare a compiere atti di terrorismo contro le forze israeliane. Il premier ha ribadito che Israele non tollererà ulteriori attacchi contro i propri militari e che risponderà con forza agli attacchi.
Questi episodi si inseriscono nel contesto di un conflitto che dura ormai da oltre due anni, iniziato con l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre 2023, e che ha portato a una grave crisi umanitaria e a continue tensioni nella regione, con ripercussioni anche a livello internazionale.






