Protezione Civile: «A Gaza un massacro senza tregua»
La situazione a Gaza continua a peggiorare. Mahmoud Bassal, portavoce della Protezione Civile, ha descritto la realtà come un “grave massacro”. I raid aerei israeliani della notte scorsa hanno causato un aumento esponenziale di morti e feriti, colpendo in modo indiscriminato abitazioni e infrastrutture.
I soccorritori lavorano senza sosta per estrarre le persone intrappolate sotto le macerie, mentre le famiglie piangono i dispersi. La popolazione, già provata da anni di conflitto, si ritrova ancora una volta a vivere sotto il peso della violenza e della distruzione.
Secondo Bassal, la crisi umanitaria è ormai fuori controllo: servono aiuti immediati e una cessazione delle ostilità per evitare un disastro ancora più grande.
Medici senza Frontiere: «Genocidio perpetrato con impunità»
Anche Medici senza Frontiere (MSF) ha lanciato un appello drammatico. Christopher Lockyear, segretario generale dell’organizzazione, ha denunciato «la distruzione sistematica di un popolo» e parlato apertamente di genocidio.
Secondo MSF, la fuga da Gaza è ormai impossibile: anziani, malati gravi e donne incinte restano intrappolati in aree sovraffollate, prive di beni essenziali. La mancanza di sicurezza e di assistenza sanitaria spinge la popolazione «sull’orlo del baratro», con il rischio concreto di una catastrofe umanitaria imminente.
Lockyear ha sottolineato che non si tratta solo di un appello alla solidarietà, ma di una richiesta urgente di intervento internazionale per fermare la spirale di violenza.
La comunità internazionale chiamata ad agire
La denuncia di Protezione Civile e MSF mette la comunità internazionale di fronte a una scelta: ignorare il grido di aiuto o agire per proteggere i diritti fondamentali della popolazione di Gaza.
Le immagini di distruzione, i numeri crescenti di morti e feriti e le accuse di genocidio richiamano l’attenzione su una crisi che non può più essere rimandata. Gaza è oggi il simbolo di una tragedia che rischia di segnare una pagina indelebile della storia contemporanea.






