Gaza, 2 settembre 2025 – Continuano le tensioni nella Striscia di Gaza, teatro di un conflitto che registra un aumento delle vittime civili. L’IDF (Israel Defense Forces) ha reso noto di aver eliminato diversi comandanti di Hamas nelle ultime settimane, in operazioni coordinate con i servizi di sicurezza interni israeliani.
Operazioni militari israeliane contro Hamas
Secondo quanto comunicato dall’IDF, negli ultimi trenta giorni sono stati neutralizzati decine di membri armati di Hamas che stavano pianificando attacchi contro le truppe israeliane nelle zone settentrionali e centrali della Striscia di Gaza. Tra gli uccisi figura Ahmad Abu Deif, vice comandante di compagnia nel battaglione Zeitoun, attivo dal 2024 e ritenuto responsabile di numerosi agguati e del reclutamento di nuovi combattenti.
Un altro importante colpo è stato inferto con l’eliminazione di Taleb Sidqi Taleb Abu Atiwi, comandante di una squadra Nukhba, coinvolta nell’infiltrazione in Israele del 7 ottobre 2023. Le forze israeliane hanno inoltre bombardato strutture militari nei quartieri di Shuja’iyya e Zeitoun, utilizzate da Hamas e dalla Jihad Islamica come centri operativi per pianificare attacchi.
L’IDF ha ribadito che le operazioni continueranno con l’obiettivo dichiarato di garantire la sicurezza dei civili israeliani.
Cresce il bilancio delle vittime civili a Gaza
Parallelamente agli attacchi, il ministero della Sanità di Hamas ha denunciato un aggravarsi della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 13 decessi per fame e malnutrizione, tra cui tre bambini, portando il totale delle vittime per malnutrizione a 361, di cui 130 sono bambini.
Questi dati non sono verificabili indipendentemente a causa del blocco imposto da Israele, che limita l’accesso ai giornalisti stranieri e israeliani nella Striscia. Inoltre, fonti mediatiche come Al Jazeera riferiscono che dall’alba di oggi almeno 40 palestinesi sono stati uccisi nei raid aerei israeliani, inclusi civili che cercavano di accedere agli aiuti umanitari.
La situazione rimane dunque estremamente critica con un aumento delle vittime civili e un’intensificazione delle azioni militari da entrambe le parti.






