Gaza, 2 novembre 2025 – Nella mattinata di oggi, un palestinese è stato ucciso in un attacco condotto da un drone israeliano nel quartiere di Shujayea, a est di Gaza City. La notizia è stata riportata da Al Jazeera, che cita una fonte dell’ospedale arabo al-Ahli. Contestualmente, sia Shujayea che la vicina area di Zeitoun sono state interessate da demolizioni di edifici da parte dell’esercito israeliano, con operazioni in corso sin dalle prime ore del giorno.
Il contesto degli attacchi a Gaza dopo il cessate il fuoco
Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, l’11 ottobre scorso, la situazione rimane drammatica: secondo il conteggio fornito da Hamas, almeno 226 persone sono state uccise in attacchi israeliani e oltre 594 sono rimaste ferite. Complessivamente, dal 7 ottobre 2023, il bilancio delle vittime palestinesi nel conflitto è salito a 68.858 morti e 170.664 feriti, un dato che evidenzia la gravità e la persistenza dell’escalation militare.
Nonostante la tregua, le operazioni militari israeliane continuano a colpire con forza la Striscia di Gaza, in particolare le aree di Shujayea e Zeitoun, con un impatto devastante sulla popolazione civile e sulle infrastrutture locali.
Hamas respinge le accuse di saccheggio degli aiuti umanitari
In un altro sviluppo, l’ufficio stampa del governo di Gaza, controllato da Hamas, ha respinto con fermezza le accuse del Centcom statunitense secondo cui i combattenti di Hamas avrebbero saccheggiato un veicolo destinato al trasporto di aiuti umanitari nella zona di Khan Yunis, nel sud di Gaza.

Hamas ha definito tali accuse «completamente false e inventate fin dalle loro fondamenta», inquadrandole come parte di una «campagna sistematica di disinformazione mediatica» volta a distorcere l’immagine delle forze di polizia palestinesi. Il governo di Gaza ha sottolineato che la polizia locale sta compiendo ogni sforzo per garantire la protezione dei convogli di soccorso, nonostante gli ostacoli causati da quella che definisce «continua ingerenza israeliana», finalizzata – a loro dire – a provocare una carestia bloccando gli aiuti.
Hamas avrebbe trovato tre corpi di vittime israeliane: Israele prepara il rimpatrio
Fonti di Hamas, citate da Al Arabiya, hanno riferito del ritrovamento di tre corpi appartenenti a vittime israeliane nella zona orientale di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dall’emittente israeliana Kan, Israele si starebbe preparando a ricevere i corpi già nella serata di oggi.
Parallelamente, la Croce Rossa e Hamas avrebbero avviato due pattugliamenti congiunti per cercare altri corpi di ostaggi nelle aree di Khan Yunis e del quartiere di Shuja’iya, sotto il controllo delle forze israeliane (Idf). L’operazione, secondo Kan, è stata autorizzata ufficialmente dai vertici politici israeliani.
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