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Home Esteri

Furto al Louvre, arrestati due sospetti: uno catturato all’aeroporto di Parigi mentre tentava la fuga in Algeria

Due uomini originari della Seine-Saint-Denis fermati per il clamoroso furto dei gioielli della Corona francese. Bottino da 88 milioni di euro.

by Vittorio De Bellaro
26 Ottobre 2025
La chiusura del Louvre

La chiusura del Louvre | EPA/Mohammed Badra - Alanews.it

Parigi, 26 ottobre 2025 – La polizia francese ha arrestato due sospettati legati al clamoroso furto dei gioielli della Corona francese al Museo del Louvre, avvenuto la scorsa settimana. L’operazione è stata condotta dalla brigata di repressione del banditismo di Parigi e dall’Ufficio centrale per la lotta contro il traffico di beni culturali, dopo giorni di indagini serrate.

Il colpo milionario nella Galleria di Apollo

Secondo quanto riportato da Le Parisien, i due uomini, originari della Seine-Saint-Denis, nella banlieue nord-est della capitale, erano già noti alle forze dell’ordine per furti con scasso. Entrambi farebbero parte della banda di quattro persone che domenica mattina aveva messo a segno il colpo milionario.
I ladri avevano usato un montacarichi per raggiungere il primo piano del museo, forzato una finestra sul balcone e fatto irruzione nella Galleria di Apollo, dove si trovano i preziosi gioielli della collezione reale. In pochi minuti avevano sfondato due vetrine blindate, portando via gioielli dal valore stimato di 88 milioni di euro, per poi fuggire con due scooter attraverso le vie del centro di Parigi.

Uno dei sospetti fermato mentre tentava la fuga

L’operazione di sabato sera è stata avviata dopo che gli investigatori avevano scoperto che uno dei sospettati stava per fuggire all’estero, probabilmente in Algeria. L’uomo è stato arrestato all’aeroporto Charles de Gaulle mentre stava per imbarcarsi su un volo internazionale.
Poco dopo, il secondo sospettato è stato catturato nella regione parigina. Entrambi si trovano ora in custodia cautelare, che potrà durare fino a 96 ore, come previsto dalla legge francese per i reati di criminalità organizzata.

Indagini ancora in corso per recuperare il bottino

Le autorità non escludono che la banda abbia agito su commissione, su mandato di collezionisti o intermediari del mercato nero internazionale.
Le indagini proseguono per identificare gli altri due complici e tentare di recuperare il bottino, composto da gioielli storici appartenenti alla collezione della Corona francese, considerata uno dei patrimoni più preziosi custoditi dal Louvre.

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