Roma, 4 ottobre 2025 – Una manifestazione nazionale per la Palestina sta attraversando le vie della capitale italiana, da Porta San Paolo verso Piazza San Giovanni, con una partecipazione che si annuncia come una delle più imponenti degli ultimi anni. La protesta è animata da uomini, donne e bambini provenienti da tutta Italia, uniti nel sostegno al popolo palestinese e nel condannare il “genocidio in atto a Gaza”. In prima linea, oltre a varie sigle palestinesi attive in Italia, partiti politici e organizzazioni non governative, c’è la Freedom Flotilla, la coalizione internazionale che da giorni naviga nel Mediterraneo con l’obiettivo di portare aiuti umanitari alla Striscia di Gaza.
La manifestazione a Roma: una marea di solidarietà

La città di Roma si colora di bandiere palestinesi mentre il corteo si snoda tra le vie principali. Shukri Hroub, responsabile logistico della Freedom Flotilla, ha sottolineato la duplice mobilitazione: “Si sono alzate due vele: una che va verso la Palestina, dove si sta compiendo il genocidio; l’altra qui a Roma con l’equipaggio di terra che manifesta in città”. Le parole di Hroub evidenziano non solo la vasta partecipazione popolare, ma anche la forte volontà di rompere con la politica di sostegno economico e militare che, a loro avviso, il governo italiano continua a riservare allo Stato di Israele. “È ora di cambiare rotta perché oggi la gente vuol salvare l’umanità”, ha aggiunto il coordinatore della Freedom Flotilla.
Alla manifestazione si aggiungono continuamente nuove persone, trasformando il corteo in un’onda di solidarietà che richiama la resistenza storica, sia della città medaglia d’oro alla resistenza, sia del popolo palestinese, che da anni lotta per la propria sopravvivenza e libertà.
Freedom Flotilla: la missione in mare verso Gaza
Le navi della Freedom Flotilla, partite da Otranto e Augusta in Sicilia, continuano la loro navigazione verso la Striscia di Gaza, nonostante le difficoltà e le pressioni internazionali. La prima ondata ha già raggiunto le acque internazionali ed è stata intercettata senza interventi da parte dell’Europa, ha spiegato Hroub. La seconda ondata, composta da dieci imbarcazioni provenienti da Puglia e Sicilia, si trova nella cosiddetta “zona rossa”, mentre la terza, partita dalla Turchia con 48 barche, è in viaggio. Sono già in preparazione ulteriori spedizioni per continuare la missione.
La flotta è composta da circa cento persone, tra cui medici e giornalisti, con a bordo forniture mediche indispensabili per la popolazione di Gaza, duramente colpita dall’assedio e dai ripetuti attacchi militari. “Dove si consumano crimini, l’umanità deve dimostrare che sa agire. Altrimenti questa è fallita”, ha dichiarato Hroub, che ha chiesto al mondo di proteggere le imbarcazioni dalla violenza e di garantire il loro arrivo in sicurezza previsto per l’8 ottobre.
La Freedom Flotilla rappresenta un’azione diretta e non violenta per rompere l’embargo illegale imposto da Israele alla Striscia di Gaza, un blocco che, secondo le numerose denunce internazionali, costituisce una punizione collettiva vietata dal diritto internazionale. Le condizioni di vita a Gaza sono drammatiche, aggravate dalla carenza di beni di prima necessità e dalle continue aggressioni, con conseguenze umanitarie gravissime documentate da organizzazioni come Amnesty International e dall’ONU.
Il corteo romano e la missione in mare testimoniano la crescente mobilitazione globale in difesa dei diritti dei palestinesi e contro le politiche che causano sofferenze e morte nella regione.
Fonte: Davide Di Carlo - Freedom Flotilla, a Roma esponenti dell'organizzazione: "Noi a Gaza l'8 ottobre"






