Roma, 28 luglio 2025 – Dopo otto giorni di navigazione a bordo della Handala e un giorno trascorso in una struttura detentiva israeliana, l’attivista italiano Antonio Mazzeo è tornato in Italia. Partito questa mattina intorno alle 9 da Tel Aviv, Mazzeo è arrivato al Terminal 3 dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino alle 11:05, accolto da alcuni membri della Freedom Flotilla Coalition Italia, esponenti di AOI e di Potere al Popolo, oltre che dal parlamentare dem Arturo Scotto. Per alcune ore sono state sventolate bandiere della Palestina, a testimonianza della solidarietà verso la causa portata avanti dall’attivista e dal suo equipaggio.
Le parole di Mazzeo al rientro: “Mare Nostrum oramai è di Israele”
Visibilmente emozionato, Mazzeo non ha trattenuto le lacrime e ha voluto ringraziare il consolato italiano per l’intervento che ha evitato che subisse violenze durante la detenzione in Israele. “C’è tanta rabbia”, ha esordito, sottolineando che il sequestro della nave Handala e dei suoi occupanti rappresenta una violazione del diritto internazionale. La Handala, battente bandiera internazionale, è stata fermata a circa 50 miglia marittime dalle coste di Gaza nella notte tra sabato e domenica, quando l’IDF (Israel Defense Forces) è intervenuta sequestrando l’imbarcazione.
Mazzeo ha raccontato che, se da una parte l’esercito israeliano si è comportato in modo corretto durante l’operazione, dall’altra la polizia di Ashdod ha agito con violenza, spingendo e colpendo i partecipanti, e durante l’interrogatorio lui stesso è stato oggetto di insulti pesanti. Al momento non si hanno notizie certe sugli altri membri dell’equipaggio, tra cui un altro italiano e sette cittadini americani di origine araba, la cui sorte rimane ignota, soprattutto perché gli Stati Uniti non hanno fornito assistenza consolare adeguata.
Il significato simbolico della Handala e l’appello per il dissequestro
La nave Handala prende il nome da un personaggio creato dall’artista palestinese Naji al-Ali: un bambino di dieci anni che rappresenta simbolicamente la resistenza e la speranza del popolo palestinese. Mazzeo ha espresso la speranza che la nave venga restituita alla Freedom Flotilla insieme ai beni alimentari e ai giocattoli destinati ai bambini di Gaza. Ha inoltre lanciato un appello affinché i governi intervengano per il dissequestro e il ritorno a casa dei partecipanti entro 72 ore.
L’attivista ha mostrato stupore e preoccupazione per la nota della Farnesina, riportata da Ansa, che affermava che all’equipaggio della Handala non sarebbe accaduto nulla, ancora prima dell’intervento dell’esercito israeliano. “L’Italia sapeva tutto – ha dichiarato Mazzeo – e questo è un fatto grave, perché il Mare Nostrum oramai è di Israele”.
Fonte: Davide Di Carlo - Freedom Flotilla, Le lacrime di Mazzeo: "Mare Nostrum oramai è di Israele. Noi sequestrati da Idf"





