Roma, 8 ottobre 2025 – Non si arresta la mobilitazione in Italia a sostegno della Freedom Flotilla, la coalizione internazionale di navi dirette a Gaza per portare aiuti umanitari, che ieri ha visto scendere in piazza decine di migliaia di persone in tutto il Paese. Dopo l’abbordaggio delle imbarcazioni da parte delle forze israeliane, che ha portato al fermo di circa 200 attivisti, tra cui una quarantina di italiani, la protesta si è estesa in 75 città italiane con manifestazioni di massa e tensioni in diverse piazze.
La protesta cresce in tutto il Paese

A Roma, dove si sono radunate oltre 50mila persone, il corteo è partito dal Colosseo per raggiungere la Piramide Cestia, con lo striscione “Gaza we are coming” della Global Sumud Flotilla. Dal palco, gli organizzatori hanno ribadito che la mobilitazione non si fermerà, sottolineando come le imbarcazioni della Freedom Flotilla siano ancora in mare, a circa 1.000 miglia nautiche da Gaza, e che altre 45 navi sono salpate in questi giorni dalla Turchia. La manifestazione ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini e di rappresentanti di organizzazioni politiche, sindacali e della società civile, compresa la relatrice speciale dell’ONU Francesca Albanese.
Anche a Milano, dove circa 10mila persone hanno bloccato il traffico, e a Torino, con 20mila manifestanti, la protesta si è fatta sentire forte e chiara. A Bologna, invece, il corteo non autorizzato ha generato scontri con le forze dell’ordine, mentre a Napoli migliaia di persone hanno invaso l’autostrada con l’intento di bloccare il porto e l’attracco di una nave merci proveniente da Israele. A Padova, venti attivisti sono stati fermati dopo un presidio vicino alla questura. Molte università e scuole in tutta Italia sono state occupate e attraversate da assemblee spontanee di studenti.
La missione umanitaria e le richieste della Freedom Flotilla Italia
La Freedom Flotilla Coalition (FFC) denuncia il blocco illegale imposto da Israele alla Striscia di Gaza dal 2007, una misura considerata una vera e propria punizione collettiva vietata dal diritto internazionale umanitario. La missione, composta da medici, avvocati, giornalisti e osservatori per i diritti umani, aveva l’obiettivo di portare a Gaza oltre 5.500 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui medicinali e strumenti salvavita.
Durante la notte, le forze israeliane hanno abbordato la nave Conscience e altre imbarcazioni, fermando gli attivisti a circa 120 miglia nautiche da Gaza e portandoli nel porto di Ashdod. Tra i fermati vi sono anche dieci italiani sul cui stato di salute non si hanno ancora notizie certe. Khaled El Qaisi, portavoce della Freedom Flotilla Italia, ha chiesto alle autorità italiane di intervenire per ottenere informazioni e garantire la sicurezza dei connazionali arrestati.
Gli organizzatori ribadiscono che la missione non si fermerà nonostante il blocco e le azioni israeliane. “Sono stati sequestrati illegalmente in acque internazionali — ha dichiarato El Qaisi — e per questo chiediamo il loro immediato rilascio”. La mobilitazione di terra, in particolare, è diventata cruciale per sostenere la causa e mantenere alta l’attenzione internazionale.
Il sindacato USB, tra i promotori delle proteste, ha sottolineato la tensione politica interna: “Il governo Meloni appare nervoso e incapace di rispondere alle richieste delle piazze, continuando a sostenere politiche che si configurano come un genocidio”, ha dichiarato Guido Lutrario, esponente dell’esecutivo nazionale USB, che ha annunciato una stagione di mobilitazioni a sostegno della Palestina e contro l’aumento della spesa militare.
La protesta italiana segue di pochi giorni l’abbordaggio della Freedom Flotilla da parte delle forze israeliane, che ha riacceso il dibattito sul blocco navale e sulla crisi umanitaria a Gaza, con forti ripercussioni diplomatiche e sociali in tutto il mondo.
Fonte: Davide Di Carlo - Freedom Flotilla, dopo l'abbordaggio a Roma in 10mila in piazza: "Non ci fermeremo"






