Gaza, 27 luglio 2025 – Nella notte di sabato, intorno alle 22:45, in acque internazionali al largo della Striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha intercettato e bloccato la nave Handala, appartenente alla Freedom Flotilla Coalition, un’organizzazione internazionale impegnata nel portare aiuti umanitari e infrangere il blocco imposto da Israele sulla distribuzione di beni essenziali nella regione. A bordo della nave, 21 attivisti provenienti da diversi paesi, tra cui due italiani: Tony Lapiccirella di Bari e Antonio Mazzeo, attivista messinese.
Intercettazione in acque internazionali: Freedom Flotilla denuncia atto di pirateria
Secondo quanto riferito dalla Freedom Flotilla, l’abbordaggio della Handala è stato un atto di pirateria internazionale, avvenuto con l’uso della forza e armi puntate contro attivisti disarmati, come sottolineato da Zaher Darwish, coordinatore della Freedom Flotilla Coalition in Italia. “La nostra imbarcazione si trovava in acque internazionali – ha dichiarato Darwish – eppure è stata fermata con un’azione violenta e illegale. Le forze israeliane hanno obbligato la nave a cambiare rotta e l’hanno condotta al porto di Ashdod, dove i nostri attivisti sono detenuti. Il nostro team legale sta cercando di assisterli, ma finora senza successo”.
La Freedom Flotilla ha ribadito che la missione è di natura pacifica e umanitaria, con l’obiettivo di rompere l’embargo definito “illegale e disumano” imposto sulla popolazione di Gaza. Nel corso degli anni, diverse imbarcazioni della coalizione sono state oggetto di azioni militari israeliane, tra cui la nave Conscience, bombardata da droni, e la Madleen, anch’essa bloccata nel tentativo di raggiungere Gaza.
Reazioni italiane e aggiornamenti diplomatici
La presenza di due cittadini italiani a bordo ha portato a un coinvolgimento diretto delle autorità italiane. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dialogato con il collega israeliano Gideon Sàar, confermando che gli attivisti italiani sono stati portati al porto di Ashdod e saranno assistiti dall’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv. Le autorità israeliane hanno offerto agli attivisti due opzioni: firmare una dichiarazione per lasciare immediatamente il paese oppure essere trattenuti in una struttura detentiva in attesa del rimpatrio entro tre giorni.
Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha espresso solidarietà a Tony Lapiccirella e all’equipaggio, chiedendo al governo italiano di agire con fermezza: “La Handala trasportava latte in polvere, medicinali, alimenti e beni essenziali per la popolazione di Gaza ormai allo stremo. Bloccarla con la forza militare è un atto gravissimo e inaccettabile”. Leccese ha inoltre sollecitato l’esecutivo a convocare l’ambasciatore israeliano per chiedere spiegazioni sull’accaduto.
Intanto Tony Lapiccirella, tramite i suoi canali social, ha confermato che la nave è stata “sequestrata in acque internazionali, con i fucili dell’esercito israeliano puntati addosso, circondati da navi militari, in violazione del diritto internazionale”.
La vicenda si inserisce nel più ampio contesto della lunga battaglia della Freedom Flotilla per garantire il diritto alla vita e alla dignità della popolazione palestinese, un impegno che dura da oltre 18 anni, con missioni ripetute nel Mediterraneo e partecipazione di attivisti da tutto il mondo.





