Si è concluso oggi l’incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro dimissionario Sébastien Lecornu, al centro della crisi politica che scuote la Francia. Lecornu ha annunciato che Macron nominerà un nuovo premier entro le prossime 48 ore, in un momento in cui il paese si trova senza una maggioranza stabile all’Assemblea Nazionale.
Lecornu: “Missione terminata, Macron annuncerà il nuovo premier”
Il premier dimissionario Sébastien Lecornu, in carica dal 9 settembre 2025, ha spiegato a France 2 che una maggioranza dell’Assemblea Nazionale rifiuta lo scioglimento, giudicandolo inefficace per risolvere la crisi politica in corso. “Ci sono diversi gruppi pronti a trovare un accordo su un bilancio comune, in particolare la sinistra”, ha aggiunto, sottolineando che “un cammino è ancora possibile”. Tuttavia, ha chiarito di non inseguire la possibilità di un nuovo incarico come capo del governo, definendo conclusa la sua missione.
Lecornu, che ha ricoperto numerosi ruoli ministeriali prima di diventare primo ministro, tra cui quello di ministro delle Forze Armate e dell’Oltremare, si è trovato a fronteggiare una crisi politica senza precedenti, con un parlamento ingovernabile e una maggioranza assoluta mancata dopo le ultime elezioni.
La sfida politica e istituzionale di Macron
Il presidente Emmanuel Macron dovrà ora affrontare la difficile scelta della nomina del nuovo primo ministro, in un contesto segnato da un Parlamento frammentato e da tensioni politiche che mettono a rischio la stabilità del governo. La crisi riflette le profonde difficoltà del sistema politico francese, caratterizzato da una combinazione di crisi istituzionale, economica e sociale.
L’Assemblea Nazionale, infatti, non ha dato la fiducia a un esecutivo stabile, mentre i partiti tradizionali vedono erosi i propri consensi a vantaggio di forze politiche estreme, sia di destra sia di sinistra. Macron, che guida la Francia dal 2017, si trova a navigare in un mare agitato, con l’opzione dello scioglimento del Parlamento sul tavolo ma al momento non sostenuta dalla maggioranza.
La nomina del nuovo premier nelle prossime 48 ore sarà quindi un passaggio cruciale per il futuro politico del paese, con la necessità di trovare un equilibrio fra le diverse forze parlamentari e di rilanciare l’azione di governo in tempi di grande incertezza.






