Parigi, 23 settembre 2025 – Durante la conferenza di alto livello delle Nazioni Unite sui Diritti Umani, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato ufficialmente il riconoscimento da parte della Francia dello Stato di Palestina, un passo storico che segna un cambio significativo nella politica estera francese riguardo al conflitto israelo-palestinese.
Macron all’ONU: il riconoscimento dello Stato di Palestina
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Con parole decise, Macron ha sottolineato l’urgenza di porre fine alla guerra in corso, ai bombardamenti sulla Striscia di Gaza e al massacro delle popolazioni civili. “È giunto il momento di liberare i 48 ostaggi detenuti da Hamas. È giunto il momento di fermare la guerra, i bombardamenti a Gaza, i massacri e le popolazioni in fuga”, ha dichiarato il presidente francese al Consiglio delle Nazioni Unite sui Diritti Umani. Quindi ha aggiunto: “Ecco perché, fedele all’impegno storico del mio Paese in Medio Oriente, per la pace tra il popolo israeliano e il popolo palestinese, dichiaro che la Francia riconosce oggi lo Stato di Palestina”.
Macron ha evidenziato che il riconoscimento dello Stato palestinese rappresenta “la soluzione che consentirà la pace per Israele”, affermando che tale decisione è fondamentale per spezzare il ciclo di guerra e distruzione. “È il riconoscimento dell’altro, della sua legittimità, della sua umanità, della sua dignità”, ha proseguito, sottolineando la necessità che entrambe le parti “vedano volti umani dove la guerra ha posto la maschera del nemico”.
Il capo dell’Eliseo ha inoltre annunciato che la Francia si impegnerà nel disarmo di Hamas, con il supporto di partner internazionali e organizzazioni, e sarà pronta a contribuire a una missione internazionale di stabilizzazione nella regione. Macron ha precisato che il dispiegamento di una missione di sostegno civile e di sicurezza potrà avvenire solo con il consenso delle autorità palestinesi e israeliane, e sotto l’egida del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il ruolo dell’Italia e la posizione di Tajani
Parallelamente, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha ribadito il sostegno dell’Italia al sogno del popolo palestinese di avere uno Stato indipendente, sottolineando però la necessità di un futuro pacifico che preveda una Gaza libera da Hamas e riunificata con la Cisgiordania, sotto un’Autorità palestinese rafforzata e riformata. Tajani ha definito “catastrofica” la situazione umanitaria a Gaza e ha condannato fermamente gli attacchi terroristici di Hamas contro la popolazione civile israeliana, ma ha anche deplorato l’espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania.
Il ministro ha inoltre evidenziato l’importanza della cooperazione internazionale, citando l’impegno operativo dei Carabinieri italiani nel addestramento delle forze di polizia palestinesi e il sostegno italiano a missioni di stabilizzazione e monitoraggio sotto la bandiera ONU.
Reazioni palestinesi e condanna di Hamas
L’Autorità Nazionale Palestinese ha accolto con favore la decisione definendola “storica e coraggiosa”, mentre il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha condannato gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 e ha esortato il movimento a deporre le armi, escludendolo da qualsiasi ruolo di governo. Abbas ha inoltre ribadito la necessità che Hamas e altre fazioni consegnino le armi all’Autorità Nazionale Palestinese.
Questa mossa diplomatica di Macron si inserisce in un contesto di forte tensione regionale, in cui la Francia si propone come attore chiave per la pace, promuovendo la soluzione dei due Stati come via imprescindibile per garantire stabilità e sicurezza durature in Medio Oriente.





