In un momento di forte tensione politica in Francia, il presidente Emmanuel Macron ha espresso la volontà di evitare la dissoluzione dell’Assemblea nazionale e il ricorso alle elezioni anticipate. Fonti vicine all’Eliseo, citate da Bfmtv e confermate da diverse agenzie, riferiscono che il presidente ha sottolineato la necessità di “fare di tutto” per mantenere la stabilità parlamentare.
Francia, Macron: “Un compromesso è possibile”
Dalla riunione con i principali partiti politici tenutasi oggi all’Eliseo, Macron ha tratto la convinzione che “esiste un cammino possibile per trovare compromessi ed evitare la dissoluzione” del Parlamento. Una fonte vicina al presidente ha precisato che sulla base di questa constatazione, Macron si assumerà la responsabilità di nominare un nuovo primo ministro, senza però specificare tempi né il profilo del futuro capo del governo. L’emittente BFMTV ha anticipato che la nomina avverrà entro le 20 di questa sera.
Le reazioni dei partiti politici
Il clima politico resta però molto teso. Bruno Retailleau, ministro dimissionario dell’Interno e neo-presidente dei Républicains (LR), ha dichiarato che il cosiddetto “blocco comune” a sostegno di Macron “è morto domenica sera” per mancanza di fiducia. Retailleau e i suoi stanno valutando le prossime mosse dopo le consultazioni con il presidente.
Dall’altra parte, la sinistra, rappresentata anche dalla leader ecologista Marine Tondelier, ha espresso un forte disappunto. Tondelier ha definito “senza alcuna risposta” l’incontro con Macron e ha anticipato che il prossimo premier non sarà scelto nel campo politico di sinistra, ipotizzando che la situazione possa “finire malissimo” con un possibile scioglimento anticipato dell’Assemblea nazionale.
Queste tensioni confermano un momento cruciale per la politica francese, dove la maggioranza relativa in Parlamento rende difficile la governabilità, mentre il presidente cerca ancora un accordo che possa garantire stabilità.






