Francia: in un momento di forte tensione politica, il primo ministro francese dimissionario Sébastien Lecornu ha convocato tutte le forze politiche a Matignon, la storica residenza ufficiale del capo del governo francese, per avviare negoziati decisivi. La convocazione, fissata tra oggi pomeriggio e domani mattina, punta a definire un’intesa sulla manovra finanziaria per il 2026 e sulla delicata questione della Nuova Caledonia.
Francia: Lecornu sotto pressione per trovare una soluzione politica
Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha affidato a Lecornu un compito urgente: trovare entro 48 ore una soluzione alla profonda crisi politica che sta attraversando la Francia. Dopo le dimissioni di Lecornu, il presidente ha chiesto al premier dimissionario di condurre “ultimi negoziati” con le forze politiche per giungere a una “piattaforma d’azione” per la stabilità del paese. Lecornu ha accettato l’incarico, annunciando che mercoledì sera riferirà a Macron sull’esito di questi colloqui.
Il premier dimissionario, nominato lo scorso 9 settembre 2025 e in carica per meno di un mese, ha sottolineato la necessità di concentrare le discussioni sulla manovra finanziaria 2026, il cui iter rischia di essere compromesso dalle sue dimissioni, e sulla questione della Nuova Caledonia, un territorio d’oltremare la cui situazione politica resta complessa.
Contesto politico e sfide per il governo
Sébastien Lecornu, politico di lungo corso e membro del partito Renaissance (RE), è stato scelto da Macron in un momento di emergenza politica, dopo la sfiducia al governo di François Bayrou. La sua esperienza ministeriale e capacità negoziale sono messe ora alla prova in una fase critica, con il parlamento senza una maggioranza solida e un clima di incertezza che si riflette anche sui mercati.
Lecornu ha costruito la sua carriera politica in vari ruoli, tra cui ministro della Difesa e delle Collettività territoriali, e gode di un rapporto stretto con Macron, nonostante la crescente impopolarità del presidente. L’attuale crisi politica rende complicata la formazione di un governo stabile e l’approvazione tempestiva della legge di bilancio, elemento fondamentale per la gestione delle finanze pubbliche francesi.
Intanto, il presidente Macron ha ribadito la sua disponibilità ad assumersi le responsabilità qualora i negoziati di Lecornu dovessero fallire, sottolineando l’importanza di trovare una soluzione che garantisca la stabilità istituzionale e politica del paese.






