Parigi, 12 ottobre 2025 – Il momento decisivo è arrivato. Il primo ministro incaricato Sébastien Lecornu è giunto all’Eliseo per presentare al presidente Emmanuel Macron la lista dei ministri del nuovo governo francese. Secondo quanto riferito da Bfm Tv, Macron avrebbe chiesto che la squadra venga nominata entro la serata, anticipando i tempi previsti inizialmente per domani o martedì.
Dopo giornate di intense trattative e pressioni politiche, Lecornu sembra aver trovato la quadra per la formazione del suo esecutivo, nonostante le tensioni con l’opposizione e le perplessità interne alla maggioranza. L’urgenza principale resta una: approvare in tempi rapidi la legge di bilancio per il prossimo anno.
Lecornu accelera: “Governo pronto questa sera”
La decisione di anticipare la presentazione del governo è maturata nelle ultime ore. Fonti vicine all’Eliseo parlano di una riunione risolutiva durata gran parte della giornata, culminata con l’arrivo di Lecornu al palazzo presidenziale poco prima delle 19.
L’obiettivo è chiaro: garantire stabilità e continuità istituzionale in vista di una sessione parlamentare che si preannuncia turbolenta. Se l’annuncio fosse slittato oltre martedì, infatti, i tempi tecnici per la presentazione del bilancio sarebbero risultati troppo stretti.
I nomi in gioco e le manovre politiche
Lecornu, sul quale pendono due mozioni di sfiducia presentate dalla sinistra e dal Rassemblement National di Marine Le Pen, ha dovuto cercare equilibri oltre il perimetro macronista.
Alcuni esponenti di Les Républicains (LR), come Annie Genevard (Agricoltura), avrebbero accettato di proseguire la collaborazione, nonostante il partito abbia deciso di non partecipare ufficialmente al nuovo governo.
Più complessi i rapporti con gli alleati storici di Macron: i movimenti di Édouard Philippe (Orizzonti) e François Bayrou (MoDem) hanno vincolato il loro sostegno a impegni precisi sul controllo di bilancio e sulla responsabilità fiscale.
Malumori nella maggioranza e incognite sul voto di fiducia
Anche all’interno della maggioranza presidenziale non mancano le frizioni. L’ex premier e attuale presidente di Renaissance, Gabriel Attal, avrebbe espresso freddezza nei confronti della riconferma di Lecornu, scelta personalmente da Macron dopo giorni di incertezza.
Sul fronte opposto, il Partito Socialista (PS) rimane l’ago della bilancia: i suoi voti saranno determinanti per evitare che Lecornu venga rovesciato da una mozione di sfiducia già alla prima prova parlamentare.
Il nuovo premier dovrà ora presentarsi all’Assemblea Nazionale nei prossimi giorni per illustrare il programma del governo e chiedere la fiducia.
Solo allora, la Francia saprà se la fumata bianca dell’Eliseo sarà davvero il segnale di una ritrovata stabilità o l’inizio di una nuova tempesta politica.






