Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ha lanciato un appello a Narbonne per utilizzare le elezioni amministrative del 2026 come opportunità per ribellarsi contro una presunta “confisca della democrazia”
Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (RN), ha recentemente lanciato un appello appassionato a Narbonne, nel sud della Francia, evidenziando l’importanza delle prossime elezioni amministrative del 2027 come un’opportunità per “rivoltarsi” contro quello che ha definito un tentativo di “confisca della democrazia“. Questa dichiarazione arriva in un momento critico, poiché il tribunale di Parigi l’ha condannata a un’ineleggibilità di cinque anni, complicando le sue aspirazioni politiche.
Accuse alle autorità e invito alla mobilitazione
Durante il tradizionale discorso del 1° maggio, Le Pen ha accusato le attuali autorità di aver “rubato“ la vittoria del suo partito alle elezioni politiche del 2024, avvertendo che ora intendono fare lo stesso per le presidenziali del 2027. In questo contesto, ha esortato i suoi sostenitori a utilizzare le elezioni locali del prossimo anno come un’opportunità per riprendersi il controllo della democrazia, affermando: “Queste elezioni rappresentano la vostra occasione per opporvi a questa operazione di confisca e riconquistare la democrazia“.
Le difficoltà legali di Le Pen
Le recenti vicende giudiziarie hanno avuto un peso significativo sulla figura di Le Pen. La condanna del 31 marzo scorso, che include una pena di quattro anni di carcere, di cui due senza condizionale, è stata emessa nell’ambito di un caso riguardante l’uso improprio di fondi pubblici per finanziare assistenti di eurodeputati del suo partito. Il totale delle somme sottratte è stato stimato in 4,4 milioni di euro, un fatto che ha gettato un’ombra pesante sulla sua carriera politica.
La determinazione di Le Pen
Nonostante le difficoltà legali, Le Pen ha cercato di distaccarsi dall’ipotesi di un “piano B“, che prevede la candidatura del presidente del partito, Jordan Bardella, alle prossime presidenziali. La leader ha chiarito che non ha intenzione di ritirarsi dalla scena politica, ma piuttosto di combattere per il futuro del suo partito e dei suoi sostenitori. Con un nuovo processo già fissato per il 2026, l’attenzione è rivolta a come Le Pen intende navigare questa complessa situazione e mantenere viva la sua visione per la Francia.
In questo scenario, la determinazione di Le Pen e la sua capacità di mobilitare i sostenitori potrebbero rivelarsi cruciali per il futuro del Rassemblement National e per il suo ruolo nel panorama politico francese.






