In vista di un’ipotetica nuova dissoluzione del Parlamento e di elezioni anticipate in Francia, il Rassemblement National (RN) guidato da Marine Le Pen emerge come primo partito secondo un sondaggio realizzato dall’istituto Toluna Harris Interactive per il quotidiano Challenges. Il sondaggio fotografa un quadro politico in continua evoluzione a poche ore dal voto di fiducia che potrebbe segnare la caduta del governo guidato dal premier François Bayrou.
Rassemblement National in testa nei sondaggi in Francia in caso di elezioni anticipate
Secondo il sondaggio, il Rassemblement National, comprendente anche gli alleati del partito Udr di Éric Ciotti, otterrebbe il 33% delle preferenze in caso di elezioni anticipate, confermandosi al primo posto. Dietro il RN si colloca l’alleanza della gauche, composta da Partito Socialista, Partito Comunista ed Ecologisti, ma senza la France Insoumise, con il 19%. Terzo posto per il campo presidenziale di Emmanuel Macron (Renaissance, MoDem, Horizons) che raggiunge il 15%, mentre sia France Insoumise che Républicains si attestano al 10% ciascuno.
Marine Le Pen, figura centrale del RN, è stata presidente del partito dal 2011 al 2021 e attualmente è deputata all’Assemblea nazionale. La sua leadership è caratterizzata da una progressiva “parlamentarizzazione” del partito, che punta a consolidare la propria presenza nelle istituzioni dopo anni di crescita elettorale, culminata con il miglior risultato alle presidenziali del 2022, dove ha ottenuto il 41,46% al secondo turno. Il suo successore alla guida del RN è Jordan Bardella, che insieme a Le Pen rappresenta l’asse del partito.
Crisi di governo e richiesta di dimissioni di Macron
Il sondaggio evidenzia anche un clima politico difficile: il 49% degli intervistati chiede infatti le dimissioni di Emmanuel Macron, mentre il 36% auspica la nomina di un nuovo capo del governo e solo il 15% è favorevole a una dissoluzione immediata dell’Assemblea nazionale. L’attuale primo ministro, François Bayrou, in carica dal dicembre 2024, sta affrontando una fase critica della sua breve esperienza di governo, caratterizzata da un crescente malcontento popolare e da una popolarità ai minimi storici.
Bayrou, politico centrista e storico leader del Movimento Democratico (MoDem), ha perso il sostegno sia della sinistra che del RN, rendendo incerta la sua tenuta alla guida dell’esecutivo. La sfiducia parlamentare che si voterà oggi potrebbe infatti sancire la fine del governo, aprendo la strada a nuove elezioni anticipate in un contesto politico sempre più polarizzato.






