Contes (Francia), 20 agosto 2025 – È stata aperta un’inchiesta sulla tragica morte di Raphaël Graven, noto online come “Jeanpormanove”, streamer francese di 46 anni rinvenuto senza vita nella sua abitazione di Contes, nei pressi di Nizza, nella mattina di lunedì. Secondo la procura locale, il decesso è avvenuto durante una diretta su internet nella notte tra domenica e lunedì, a causa di un grave accumulo di violenze fisiche, privazione del sonno e uso di sostanze tossiche, in un contesto definito dalla ministra Clara Chappaz come “un’assoluta mostruosità”.
La spirale di sfide estreme e umiliazioni in diretta
Jeanpormanove si era affermato nel mondo del live streaming su piattaforme come TikTok e Twitch, prima di trasferirsi nel 2023 su Kick, piattaforma controversa per la sua regolamentazione molto più permissiva rispetto ai concorrenti. Qui, lo streamer ha iniziato a lanciare una serie di “sfide estreme” sempre più degradanti, abbandonando TikTok a settembre 2024. Le sue trasmissioni sono divenute via via più inquietanti, includendo episodi di violenza in tempo reale – come strangolamenti, lanci di vernice e aggressioni fisiche – spesso perpetrate da altri streamer, noti con gli pseudonimi “Naruto” e “Safine”. Alcuni video, ancora visionabili su X, sono stati descritti da molti utenti come veri e propri atti di tortura fisica e psicologica protratti per giorni.
L’ultima diretta e le prime indagini
Durante la diretta fatale della notte tra il 18 e il 19 agosto, Jeanpormanove appariva incosciente, e “Naruto”, presente nella stessa stanza, ha tentato inutilmente di svegliarlo. Poche ore dopo, la polizia, allertata probabilmente da spettatori o membri del gruppo, ha trovato il corpo senza vita dello streamer. L’autopsia, ordinata dalla procura, punta a confermare che la morte è stata causata da un accumulo di stress fisico estremo, conseguenza di dieci giorni consecutivi di sfide degradanti.
Kick: la piattaforma finisce sotto la lente
Kick è una piattaforma di live streaming lanciata nel 2023, simile a Twitch ma con una politica molto più permissiva sui contenuti, incluso il consentire challenge pericolose e scommesse online. Offre ai creatori il 95% degli introiti dagli abbonamenti, contro il 50% di Twitch, attirando così molti streamer ma anche le critiche per la scarsa regolamentazione sui contenuti violenti o offensivi.
Reazioni ufficiali e appelli
La ministra per il digitale, Clara Chappaz, ha definito le umiliazioni subite da Jeanpormanove “continue e inaccettabili” e ha segnalato il caso ad Arcom, l’autorità francese per la regolamentazione dei media, e a Pharos, il sistema statale di segnalazione di contenuti illegali online. Anche Sarah El Haïry, Alto Commissario per l’Infanzia, ha definito la vicenda “orrificante”, esortando a una maggiore responsabilità da parte delle piattaforme e una vigilanza attenta dei genitori per evitare che minori assistano a simili violenze.
La piattaforma Kick, attraverso un portavoce, ha espresso cordoglio e ha annunciato una revisione urgente delle circostanze che hanno portato alla morte dello streamer, ribadendo l’impegno a far rispettare le proprie linee guida per la protezione dei creator.
Colleghi e amici, tra cui lo streamer Owen Cenazandotti e lo stesso “Naruto”, hanno chiesto rispetto per la memoria di Jeanpormanove, invitando i fan a non diffondere i video degli ultimi momenti della sua vita.






