In seguito all’incursione di droni russi nello spazio aereo polacco, la NATO sta valutando nuove misure di sicurezza per rafforzare il proprio fianco orientale. Tra le ipotesi attualmente al vaglio degli alleati, emerge la proposta di istituire una “zona cuscinetto aerea” ai confini con l’Ucraina, che si configurerebbe come una sorta di no-fly zone su scala ridotta.
L’ipotesi della no-fly zone tra Polonia e Ucraina
Secondo fonti diplomatiche alleate riportate da ANSA, questa zona di interdizione del traffico aereo militare avrebbe lo scopo di abbattere preventivamente eventuali ordigni o droni prima che entrino nello spazio aereo della Nato. Un provvedimento che nasce dalla necessità di evitare il ripetersi di episodi come quello recente, quando droni russi hanno violato i cieli polacchi, alimentando tensioni e preoccupazioni tra i Paesi membri.
Il Comandante in capo delle forze Nato in Europa (SACEUR) sta lavorando a diverse soluzioni per migliorare la protezione del fianco orientale dell’Alleanza. L’istituzione di questa zona cuscinetto rappresenterebbe una risposta concreta e mirata, seppur limitata territorialmente, alla crescente aggressività nei confini tra Polonia e Ucraina.
Il contesto geopolitico e le reazioni europee
L’episodio dei droni ha acuito la già alta tensione tra Russia e Occidente, in un contesto segnato dalla sospensione dei negoziati tra Mosca e Kiev, come confermato dal Cremlino. Bruxelles ha espresso il proprio disappunto con note proteste diplomatiche e la Germania ha annunciato l’avvio del rafforzamento del proprio spazio aereo, sottolineando la necessità di una maggiore sicurezza collettiva.
Nel frattempo, l’Unione Europea continua a valutare nuove sanzioni, in particolare nel settore petrolifero, per aumentare la pressione sulla Russia. Le esercitazioni militari congiunte Russia-Bielorussia, avviate recentemente, contribuiscono a mantenere alta l’allerta nell’area.
L’ipotesi di una no-fly zone limitata tra Polonia e Ucraina rappresenta dunque un elemento chiave nelle discussioni della Nato, volta a garantire una maggiore sicurezza in un’area strategica e delicata per la stabilità europea.






