Il ministero degli Esteri israeliano ha confermato che i passeggeri della Global Sumud Flotilla, intercettata dalla marina militare, si trovano in buone condizioni di salute. Gli attivisti verranno trasferiti in Israele per poi essere espulsi verso i rispettivi Paesi europei. In un post pubblicato su X, il dicastero ha diffuso due immagini che ritraggono alcuni partecipanti sorridenti; tra loro anche Greta Thunberg, apparsa provata ma in condizioni stabili.
La condanna dell’Iran: “Atto di terrorismo”
L’Iran ha condannato duramente l’operazione navale israeliana. Il portavoce del ministero degli Esteri, Esmail Baghaei, ha definito l’intervento un “atto di terrorismo” in violazione del diritto internazionale. Teheran ha elogiato il coraggio degli attivisti e ha chiesto alla comunità internazionale di adottare misure immediate “per porre fine al genocidio nella Palestina occupata”.
La posizione del Brasile: solidarietà alla Flotilla e a Luizianne Lins
Anche il Brasile ha deplorato l’intercettazione delle imbarcazioni, sottolineando la pericolosità dell’azione militare contro manifestanti pacifici. A bordo della Flotilla si trovava la deputata del Partito dei lavoratori, Luizianne Lins, arrestata dopo l’abbordaggio. Il presidente della Camera di Brasilia, Hugo Motta, ha chiesto al ministro Mauro Vieira un sostegno diplomatico immediato per garantirne la liberazione.
L’allarme dell’Australia: “Preoccupati per i nostri cittadini”
Il governo australiano ha espresso “profonda preoccupazione” per la sorte dei sei connazionali a bordo della Flotilla, denunciando possibili attacchi di droni contro le imbarcazioni. Canberra ha già avviato interlocuzioni con Israele e con i governi di Spagna, Italia e Grecia, chiedendo garanzie di sicurezza e assistenza consolare per i propri cittadini.
La dura reazione della Malaysia sul fermo della Flotilla
Il premier malese Anwar Ibrahim ha condannato l’intercettazione definendola “un atto di coercizione contro civili disarmati e missioni umanitarie”. Dodici cittadini malesi risultano a bordo delle navi fermate dalla marina israeliana. “Israele ha mostrato un profondo disprezzo per i diritti del popolo palestinese e per la coscienza del mondo”, ha dichiarato Ibrahim, promettendo di attivare ogni strumento legale internazionale per tutelare i connazionali e ribadendo il sostegno di Kuala Lumpur alla causa palestinese.
Turchia: inchiesta sulla detenzione dei cittadini a bordo della Flotilla
La Procura generale di Istanbul ha aperto un’inchiesta in seguito alla detenzione di 24 cittadini turchi a bordo della Global Sumud Flotilla.
Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Anadolu, l’indagine riguarda una serie di reati tra cui “privazione della libertà”, “sequestro o detenzione di mezzi di trasporto”, “saccheggio aggravato”, “danneggiamento della proprietà” e “tortura”.
L’inchiesta, spiegano fonti giudiziarie, si fonda sulle disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare e sulle norme di giurisdizione previste dal Codice penale e dal Codice di procedura penale turco, in particolare gli articoli 12, 13 e 15.
Il caso rischia di inasprire ulteriormente le relazioni tra Ankara e Tel Aviv, già tese negli ultimi mesi a causa del conflitto a Gaza. La Procura non ha fornito al momento dettagli sui tempi dell’indagine né su eventuali richieste di cooperazione internazionale.






