La Global Sumud Flotilla, iniziativa umanitaria internazionale composta da decine di imbarcazioni con attivisti provenienti da 44 Paesi, è stata intercettata oggi dalle forze navali israeliane nel Mediterraneo. La flottiglia, partita da diversi porti tra cui Barcellona, Genova e Tunisi con l’intento di rompere il blocco navale imposto da Israele sulla Striscia di Gaza e consegnare aiuti umanitari, è stata fermata in acque internazionali. Centinaia di partecipanti sono stati caricati a forza su una nave militare israeliana, la MSC Johannesburg, secondo quanto riferito dagli organizzatori.
Aggressioni e sequestro in acque internazionali della Flotilla
Prima dell’abbordaggio, gli attivisti della Global Sumud Flotilla sono stati oggetto di violenze da parte delle autorità israeliane: sono stati colpiti con getti di idranti, irrorati con acqua maleodorante e le loro comunicazioni sono state sistematicamente interrotte. Diverse imbarcazioni sono state fermate da una barriera a catena in acque internazionali, dove Israele non ha giurisdizione, aggravando così la situazione del blocco ritenuto illegale e definito da vari osservatori come un crimine di guerra. La coalizione umanitaria ha denunciato un vero e proprio rapimento illegale in violazione del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali, chiedendo l’intervento urgente di governi e istituzioni internazionali per garantire la sicurezza dei sequestrati e il loro immediato rilascio.
Secondo le informazioni ricevute dagli avvocati di Adalah, che rappresentano i partecipanti presso le autorità israeliane, circa 443 volontari sono stati prelevati con la forza dalle loro imbarcazioni e portati ad Ashdod, dove si prevede saranno trattenuti in regime di detenzione illegale. Tra le imbarcazioni coinvolte, la Mikeno, battente bandiera francese, potrebbe essere entrata nelle acque territoriali palestinesi e risulta attualmente fuori contatto, mentre la Marinette, con bandiera polacca e sei passeggeri, mantiene la comunicazione via satellite.
Proteste in Italia e mobilitazione internazionale
La notizia dell’abbordaggio della Flotilla ha scatenato una forte reazione in Italia e nel mondo. A Bologna, migliaia di manifestanti si sono radunati in Piazza del Nettuno e hanno sfilato in corteo fino alla Prefettura, chiedendo le dimissioni del governo Meloni e la fine del blocco su Gaza. Anche a Roma, circa 10mila persone hanno partecipato a una grande manifestazione pro-Palestina, partendo da Termini e dirigendosi verso Palazzo Chigi, con slogan di solidarietà verso gli attivisti e contro le autorità israeliane. Cortei si sono svolti anche a Milano, Parma, Pisa e Bruxelles.
Il Ministero degli Esteri italiano ha dichiarato che segue con la massima attenzione la situazione dei cittadini italiani a bordo delle navi intercettate e ha predisposto un programma di assistenza consolare. Il vicepremier Antonio Tajani ha riferito che le autorità italiane sono in contatto con Israele per ottenere informazioni sui connazionali coinvolti.
Intanto, il Ministero degli Esteri israeliano, attraverso i social media, ha confermato che gli attivisti, tra cui la nota attivista Greta Thunberg, sono “sani e salvi”, pubblicando un video che mostra la restituzione degli effetti personali di Thunberg dopo il suo arresto. Le autorità israeliane sostengono di aver fermato diverse imbarcazioni in sicurezza e di aver trasferito i passeggeri in un porto israeliano, pronti a procedere con espulsioni volontarie o detenzioni in attesa di rimpatrio forzato.






