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Home Esteri

Flotilla a 85 miglia da Gaza, Israele intercetta la missione: iniziato l’abbordaggio

Le forze israeliane hanno intercettato la Flotilla e dato l'alt agli attivisti; iniziato l'abbordaggio delle barche

by Marco Viscomi
1 Ottobre 2025
Global Sumud Flotilla

Global Sumud Flotilla | Alanews

Roma, 1 ottobre 2025 – La Global Sumud Flotilla, composta da diverse imbarcazioni umanitarie, si trova attualmente a 85 miglia nautiche dalla costa di Gaza. La missione, che include anche la partecipazione di quattro politici italiani, è stata fermata dalle forze israeliane, che hanno iniziato l’abbordaggio.

Ultim’ora: Israele intercetta la Flotilla

Alle 20.25 ora locale israeliana (le 19.25 in Italia) è stato comunicato dagli attivisti della delegazione italiana della Global Sumud Flotilla che è giunto l’alt da Israele alle imbarcazioni della missione umanitaria diretta a Gaza. Gli attivisti comunicano che è iniziato l’abbordaggio da parte delle forze di Tel Aviv. Sulle imbarcazioni massima allerta. Gli attivisti: “Andiamo avanti”.

Situazione a bordo della Flotilla

Il deputato del Partito Democratico, Arturo Scotto, presente sulla spedizione, ha riferito che finora non sono arrivati segnali di “alt” da Israele, tuttavia la vigilanza è massima per la possibilità di un imminente abbordaggio. Durante la notte, alcune imbarcazioni non identificate si sono avvicinate alle barche della Flotilla, alcune con le luci spente, suscitando timori tra i partecipanti. La portavoce italiana del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia, ha spiegato che sulla nave hanno attuato i protocolli di sicurezza e che le imbarcazioni sospette si sono successivamente allontanate.

L’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Benedetta Scuderi, anch’essa a bordo di una delle navi, ha postato un video sui suoi profili social dove conferma l’avvicinamento delle forze militari israeliane. “Abbiamo visto l’esercito israeliano che sta arrivando e ci stiamo mettendo in posizione“, ha dichiarato, sottolineando che le comunicazioni potrebbero interrompersi da un momento all’altro a causa della situazione in rapido sviluppo.

 

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Un post condiviso da Benedetta Scuderi (@benni.scuderi)

Due navi della Flotilla avvicinate da due motovedette della Marina israeliana

Nel frattempo Thiago Avila denuncia che due motovedette della Marina israeliana hanno avvicinato due navi della Flotilla, la Alma e la Sirius: “Ci hanno minacciato, hanno danneggiato i nostri sistemi di comunicazione, hanno effettuato manovre molto pericolose aggirando le nostre imbarcazioni”.

 

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Un post condiviso da Thiago Ávila (@thiagoavilabrasil)

Secondo la ricostruzione, il capitano di una delle barche di testa sarebbe stato costretto a compiere una manovra improvvisa per evitare una collisione frontale con una delle motovedette israeliane. Durante l’avvicinamento, le comunicazioni di bordo sarebbero state disattivate a distanza, mentre la nave israeliana avrebbe mantenuto per diversi minuti una rotta estremamente vicina alla piccola imbarcazione civile.

Madrid avverte la Flotilla: “Non entrate nella zona di esclusione di Gaza”

Il governo di Madrid ha rivolto un chiaro avvertimento ai membri della Global Sumud Flotilla, raccomandando loro di non oltrepassare la zona di esclusione marittima stabilita da Israele di fronte alla Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dall’agenzia Efe, le autorità hanno sottolineato che violare quel limite metterebbe a rischio in modo grave la vita degli attivisti a bordo delle imbarcazioni. La fregata spagnola Furor, già schierata in area operativa, è pronta a intervenire per eventuali operazioni di soccorso. Madrid ha però precisato che l’unità non entrerà nella zona interdetta dall’esercito israeliano, perché farlo comprometterebbe la sicurezza del suo equipaggio e della stessa Flotilla.

La posizione ufficiale di Madrid

Il governo ha riconosciuto la legittimità e il valore umanitario della missione, ma ha ribadito che la priorità resta la tutela della vita dei partecipanti. “La loro iniziativa è encomiabile – si legge nella nota – ma la salvaguardia dell’incolumità deve venire prima di ogni altra considerazione”.

La replica della Flotilla

Gli organizzatori hanno reagito con durezza, accusando Madrid di aver rinunciato a offrire una protezione effettiva alla missione umanitaria diretta verso Gaza. In un comunicato, hanno denunciato che con il suo atteggiamento il governo spagnolo diventa “complice, per azione e omissione, di ciò che potrà accadere”. La critica si concentra soprattutto sulla decisione di rispettare i limiti fissati da Israele, collocati in acque internazionali a 120 miglia nautiche, circa 193 chilometri, dalla costa di Gaza.

Un attivista denuncia il rischio imminente di un’intercettazione israeliana

Mentre la Global Sumud Flotilla si avvicina alle coste di Gaza, uno degli attivisti a bordo, David Adler, co-coordinatore generale di Progressive International — rete internazionale di organizzazioni politiche progressiste — ha pubblicato su X quella che teme possa essere la sua “ultima lettera”. Nel messaggio, Adler racconta che la scorsa notte diverse navi da guerra israeliane hanno preso di mira il convoglio, attaccando le imbarcazioni, intimidendo l’equipaggio e disattivando le comunicazioni a bordo. Secondo l’attivista, queste manovre ricordano quelle di precedenti missioni della flottiglia e rappresentano un preludio a ciò che temono da tempo: un’ipotetica cattura illegale in acque internazionali.

Adler spiega che l’equipaggio è pronto ad affrontare un possibile attacco. “Conosciamo le procedure, sappiamo i protocolli. Se saliranno sulle nostre barche, non opporremo resistenza. Siamo pronti”, scrive, precisando che grazie a cellulari e telecamere cercheranno di documentare tutto e diffonderlo al mondo, chiedendo ai sostenitori di amplificare la notizia di quella che definisce un’azione criminale.

Nonostante il rischio imminente, Adler sottolinea l’importanza del lavoro della flottiglia. “Anche se questa volta non riusciremo a completare la missione, la Sumud Flotilla ha già ottenuto molto. Ha riportato l’attenzione mondiale sulle sofferenze del popolo di Gaza, ha mobilitato milioni di persone e ha costretto stati riluttanti a confrontarsi con l’assedio illegale che ha privato la popolazione palestinese del diritto all’autodeterminazione”.

La conferenza della Global Sumud Flotilla in acque internazionali

Nel corso della mattina si è svolta la conferenza stampa in acque internazionali della Global Sumud Flotilla. Il primo a intervenire è stato l’attivista Thiago Ávila, presente a bordo di una delle navi, che ha parlato dell’incontro ravvicinato con le motovedette israeliane avvenute la scorsa notte.

Ávila ha denunciato che l’esercito israeliano avrebbe messo in atto tattiche di guerra psicologica contro alcune imbarcazioni della flottiglia, circondandole e creando pressioni continue sugli equipaggi.

Le autorità militari avrebbero disattivato i dispositivi a bordo, interrompendo così le connessioni, i livestream e i sistemi di comunicazione che permettevano alle navi di trasmettere informazioni al mondo esterno. Il blocco ha influito anche sulla navigazione delle imbarcazioni.

Secondo Ávila, la nave Alma ha riportato danni strutturali e continua a subire problemi elettronici e meccanici, complicando ulteriormente le operazioni della flottiglia.

La testimonianza di Lisi Proenca

Anche Lisi Proenca ha affrontato la questione. L’attivista ha spiegato che, dopo aver lasciato la nave Alma, l’unità israeliana si è avvicinata alla Sirius, posizionandosi di fronte all’imbarcazione senza però entrare in contatto diretto, ma circondandola per circa quindici minuti secondo le sue stime.

Durante questo periodo, le comunicazioni della nave sono state interrotte, in modo simile a quanto accaduto sulla Alma, generando un clima di forte tensione tra l’equipaggio. Alcuni membri della flottiglia hanno manifestato paura per la situazione.

In un momento di maggiore pressione, alcuni passeggeri sono usciti sul ponte per mostrare alla marina israeliana di essere disarmati, cercando così di comunicare pacificamente la loro posizione.

Italia e Grecia chiedono a Israele di garantire la sicurezza degli attivisti della Flotilla

Italia e Grecia hanno diffuso una dichiarazione congiunta, attraverso i rispettivi ministri degli Esteri, sollecitando Israele a garantire l’incolumità degli attivisti impegnati nella flottiglia diretta verso Gaza.

Nella nota, i due Paesi hanno ribadito l’appello affinché le autorità israeliane “assicurino la sicurezza dei partecipanti e permettano tutte le misure di protezione consolare”. Allo stesso tempo, Roma e Atene hanno invitato gli attivisti a prendere in considerazione la proposta del Patriarcato latino di Gerusalemme, che si è offerto di ricevere gli aiuti per distribuirli attraverso la Chiesa cattolica. Un’iniziativa che, tuttavia, i membri della flottiglia hanno già respinto in passato.

“Italia e Grecia confermano la necessità di garantire l’accesso umanitario a Gaza e di raggiungere al più presto un cessate il fuoco”, hanno sottolineato le due capitali.

L’appello del ministro degli Esteri israeliano

Intanto, da Israele, il ministro degli Esteri Gideon Saar ha rivolto un nuovo appello alle navi della flottiglia perché interrompano la loro marcia verso Gaza. In un messaggio pubblicato su X, ha scritto: “Ci uniamo a questi inviti e ribadiamo: non è troppo tardi. Vi chiediamo di consegnare eventuali aiuti in modo pacifico attraverso il porto di Cipro, la marina di Ashkelon o qualsiasi altro scalo della regione”.

La CGIL minaccia uno sciopero generale in caso di attacco alla Flotilla

Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha avvertito che il sindacato è pronto a proclamare uno sciopero generale qualora Israele dovesse attaccare la Flotilla diretta verso Gaza. La notizia è stata riportata da Il Messaggero.

Landini ha spiegato che, di fronte a un eventuale blocco, a sequestri o ad arresti, la confederazione sarebbe pronta a mobilitare in tempi rapidi tutti i lavoratori e le lavoratrici, del settore pubblico e privato.

“Un’azione di questo tipo, condotta in acque internazionali, sarebbe a tutti gli effetti un atto di guerra contro chi intende portare avanti una missione di pace”, ha dichiarato il leader della principale organizzazione sindacale italiana.

“Non permetteremo che Cgil e estremisti di sinistra portino in Italia il caos. Non tollereremo nessuno sciopero generale improvviso”, scrive su X il leader della Lega Matteo Salvini.

La Turchia evacua 11 attivisti

La Turchia ha reso noto di aver evacuato dalla Global Sumud Flotilla, la flottiglia umanitaria internazionale diretta a Gaza, 11 attivisti che avevano richiesto assistenza, tra cui 3 cittadini turchi. L’operazione è stata condotta dalle Forze Navali turche nell’ambito delle attività di aiuto umanitario nel Mediterraneo orientale. Lo ha comunicato il ministero della Difesa di Ankara, come riportato dalla televisione di Stato TRT.

Barche israeliane in avvicinamento

Una dozzina di barche non identificate si stanno avvicinando alla flottiglia umanitaria della Global Sumud Flotilla. Lo ha riferito il deputato del Partito Democratico Arturo Scotto, imbarcato sulla missione, raccontando che le imbarcazioni si trovano a circa 5 miglia dalla flottiglia e si muovono lentamente. Secondo quanto riferito dagli attivisti a bordo, per raggiungere la posizione delle 12 navi sarà necessario un tempo stimato tra un’ora e un’ora e mezza. Tuttavia, alcune imbarcazioni hanno già subito blackout agli strumenti di bordo e schermature nelle comunicazioni, complicando la missione.

Secondo le ultime comunicazioni, venti battelli si stanno avvicinando alle barche in difficoltà, mentre cinque gommoni si trovano in posizione avanzata davanti alla nave Sirius, uno dei natanti principali della flotta.

 

 

Tags: Global Sumud FlotillaUltim'ora

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