Washington, 28 ottobre 2025 – Una recente indagine pubblicata dall’agenzia Reuters ha rivelato che la famiglia dell’attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha incassato oltre 800 milioni di dollari dalla vendita di cripto-asset nella prima metà del 2025. Gran parte di questi guadagni proviene da investitori esteri, attratti dalle iniziative promosse dai figli di Trump durante un roadshow internazionale rivolto agli investitori.
La cripto di Trump e il modello di business
La criptovaluta denominata $Trump, coniata da Donald Trump poche ore prima del suo insediamento, ha attirato l’attenzione di circa 220 investitori principali, i quali hanno speso complessivamente quasi 150 milioni di dollari per partecipare a una cena esclusiva con il presidente. Questa iniziativa è stata organizzata dalla società FightFightFight LLC, riconducibile alla Trump Organization, che ha messo in palio un ricevimento di gala per i maggiori detentori della memecoin.
Secondo i dati raccolti dalla società di cripto-intelligence Inca Digital, i volumi di scambio della criptovaluta sono stati particolarmente elevati durante il periodo della lotteria, consentendo alla società di incassare commissioni per oltre 350 milioni di dollari da gennaio a oggi. Tuttavia, mentre alcuni investitori hanno realizzato profitti speculativi, circa 600 mila investitori complessivi hanno subito perdite per un totale stimato di 3,87 miliardi di dollari.
Strategie e impatti finanziari
Il meccanismo di assegnazione dei premi ha tenuto conto sia della quantità media di $Trump detenuta che della durata della detenzione, favorendo così chi ha mantenuto più a lungo la criptovaluta. Nonostante ciò, diversi vincitori della lotteria si presenteranno alla cena senza più possedere alcun token, avendo venduto anticipatamente per incassare guadagni.
Mentre l’interesse internazionale e le operazioni di trading hanno generato enormi ricavi per la famiglia Trump, la dinamica del mercato ha mostrato una forte volatilità, con il valore della criptovaluta che ha raggiunto picchi di oltre 70 dollari per unità prima di subire una drastica riduzione.
Questi dati confermano come l’attività legata ai cripto-asset rappresenti una fonte significativa di reddito per la famiglia Trump nel 2025, con un impatto rilevante sul panorama degli investimenti digitali globali.
Il ruolo di Eric Trump
Secondo Reuters, Eric Trump ha promosso investimenti legati alla società di famiglia World Liberty Financial (WLFI) in un incontro avvenuto a maggio a Dubai con un uomo d’affari cinese coinvolto in indagini per riciclaggio di denaro nel Regno Unito.
Durante una conferenza sulle criptovalute a Dubai, Eric Trump ha incontrato Guren “Bobby” Zhou, un imprenditore cinese sotto inchiesta. Nel corso dell’incontro, Eric ha illustrato le potenzialità di WLFI, una piattaforma di finanza digitale legata alla Trump Organization, proponendo l’acquisto di almeno 20 milioni di dollari in “governance token” dell’azienda familiare. Nonostante alcuni presenti abbiano ritenuto la tecnologia “rudimentale”, la trattativa ha portato a un investimento significativo: la Aqua1 Foundation, con sede negli Emirati Arabi Uniti, ha acquistato 100 milioni di dollari in token WLFI, il più grande acquisto registrato fino a quel momento.
Questa operazione fa parte di un roadshow globale di investimento promosso da Eric e Donald Trump Jr., volto a raccogliere fondi per le iniziative della Trump Organization in Europa, Medio Oriente e Asia. Nel primo semestre del 2025, i ricavi dell’azienda familiare sono cresciuti di 17 volte, passando da 51 milioni a 864 milioni di dollari, con circa il 90% proveniente dalle attività legate alle criptovalute, inclusa la vendita dei token WLFI.
La crescita dei patrimoni e i conflitti di interesse
Parallelamente all’espansione delle attività cripto, la famiglia Trump ha visto aumentare considerevolmente il proprio patrimonio, stimato da Forbes in oltre 7 miliardi di dollari, di cui circa 2 miliardi derivanti dal settore delle criptovalute. Eric Trump, vicepresidente esecutivo della Trump Organization, è passato da un patrimonio di 40 milioni a circa 750 milioni di dollari, grazie anche al lancio di memecoin tramite la piattaforma Pump.fun e alla creazione della stablecoin USD1, ancorata al dollaro e supportata da titoli del Tesoro.
Non mancano però le critiche. Esperti di etica governativa sottolineano come le attività cripto della famiglia Trump sollevino questioni di conflitti di interesse, soprattutto considerando che il padre detta politiche di regolamentazione del settore. Il fatto che la famiglia detenga circa il 60% di WLFI e abbia diritto al 75% dei ricavi netti delle vendite dei token è al centro di sospetti riguardo a possibili vantaggi personali ottenuti grazie all’influenza politica.
Nonostante ciò, Eric Trump ha respinto le accuse, definendo le iniziative cripto della famiglia come motivo di orgoglio e sottolineando che il padre non si sia arricchito grazie alla presidenza. Nel frattempo, i mercati delle criptovalute legate alla famiglia Trump restano al centro di un acceso dibattito pubblico e politico.






