Washington, 22 dicembre 2025 – Un episodio potenzialmente catastrofico nei cieli americani è stato reso noto solo ora, a quasi un anno di distanza, attraverso un’inchiesta del Wall Street Journal. Nel gennaio 2025, l’esplosione del razzo Starship di SpaceX, il più potente razzo al mondo, ha generato una pericolosa tempesta di detriti spaziali che ha messo a rischio almeno tre aerei con oltre 450 persone a bordo.
L’incidente e i rischi per l’aviazione civile
Il 16 gennaio 2025, durante il lancio del razzo Starship dalla base di SpaceX in Texas, il razzo è esploso, causando una pioggia di detriti incandescenti che ha interessato l’area caraibica per circa 50 minuti. Secondo i documenti della Federal Aviation Administration (FAA), i detriti avrebbero potuto colpire tre aerei in volo, tra cui un aereo della JetBlue diretto a Porto Rico, un velivolo della Iberia Airlines e un jet privato.

La torre di controllo avvertì il pilota del JetBlue del pericolo, comunicandogli che attraversare la zona avrebbe rappresentato un rischio “a suo rischio e pericolo”. I piloti si trovarono così di fronte a una scelta critica: attraversare un’area potenzialmente disseminata di detriti o rischiare di rimanere senza carburante sopra l’Oceano Atlantico. Altri due velivoli, trovandosi in situazioni analoghe, dichiararono emergenza carburante mentre si trovavano nella zona temporaneamente interdetta al volo.
Fortunatamente, tutti e tre gli aerei riuscirono ad atterrare senza incidenti, e i passeggeri a bordo non si accorsero del grave pericolo corso.
Ritardi nelle comunicazioni e reazioni delle autorità
La gestione dell’emergenza da parte di SpaceX è stata oggetto di critiche da parte della FAA. L’agenzia ha denunciato che l’azienda non ha segnalato tempestivamente l’esplosione attraverso la linea telefonica di emergenza prevista per casi simili. Le zone di interdizione al volo furono attivate solo quattro minuti dopo la perdita di segnale dal razzo, mentre SpaceX comunicò ufficialmente l’incidente ben 15 minuti dopo.
La torre di controllo di Miami venne a conoscenza dell’evento grazie a piloti che videro i detriti, mentre altri funzionari della FAA appresero la notizia tramite una chat interna. Alcuni passeggeri di altri voli in zona, come Bob Beresh su un volo Delta Airlines, hanno anche osservato l’esplosione dal finestrino. Delta ha precisato che nessun suo aereo si trovava nelle immediate vicinanze dei detriti, anche se quattro velivoli furono costretti a modificare la rotta.
Un mese dopo l’incidente, la FAA ha istituito una commissione di esperti con l’obiettivo di analizzare le cause dell’esplosione e di prevenire il rischio di incidenti simili in futuro. L’agenzia è responsabile del rilascio delle licenze per i lanci commerciali di razzi e per le missioni di rientro di veicoli spaziali, e sottolinea come il problema dei detriti spaziali rappresenti una minaccia crescente per la sicurezza del traffico aereo, considerando che si prevede una media annuale di 200-400 lanci o rientri di razzi nei prossimi anni.
La posizione di SpaceX e il contesto
SpaceX, fondata da Elon Musk nel 2002 con l’obiettivo di ridurre i costi dell’accesso allo spazio e permettere la colonizzazione di Marte, ha risposto all’inchiesta assicurando che “per ogni test di volo di Starship, la sicurezza pubblica è sempre stata la massima priorità” e che nessun aereo è stato messo a rischio. L’azienda ha ribadito il proprio impegno a operare in modo responsabile nello spazio aereo, proteggendo persone a terra, in mare e in aria.
L’esplosione del razzo Starship segue una serie di eventi e di test condotti da SpaceX, che ha raggiunto alcuni importanti traguardi nel settore aerospaziale, come il primo razzo privato ad aver raggiunto l’orbita e la capacità di riutilizzare i propri veicoli spaziali. Tuttavia, la gestione dell’incidente ha sollevato preoccupazioni sulla necessità di migliorare i protocolli di emergenza e la comunicazione con le autorità di controllo del traffico aereo.
In un contesto di crescente attività spaziale commerciale, la sicurezza degli spazi aerei e la gestione dei detriti spaziali rappresentano sfide fondamentali per le autorità aeronautiche e per le aziende coinvolte nei lanci spaziali. L’episodio del gennaio 2025 costituisce un monito sulla necessità di un coordinamento più stretto tra compagnie private e regolatori pubblici per prevenire rischi che potrebbero avere conseguenze drammatiche.





