Caracas, 12 novembre 2025 – Emergono gravi accuse di violazioni dei diritti umani nei confronti di cittadini venezuelani deportati dagli Stati Uniti e detenuti in El Salvador. Un rapporto congiunto di Human Rights Watch e Cristosal denuncia tortura, abusi sessuali e condizioni disumane nel carcere di massima sicurezza Cecot, dove sarebbero stati rinchiusi 252 venezuelani tra marzo e aprile 2025.
Violazioni sistematiche nel carcere di Cecot
Secondo il rapporto, i detenuti hanno subito pestaggi quotidiani, abusi psicologici e torture inflitte da guardie carcerarie e unità antisommossa. Le punizioni sarebbero state inflitte anche per trasgressioni minori, come parlare ad alta voce o chiedere assistenza medica. Numerose testimonianze raccolte parlano inoltre di casi di violenza sessuale ai danni degli ex detenuti. Le condizioni di detenzione sono descritte come estremamente precarie: cibo scarso e avariato, igiene inadeguata, totale isolamento e mancanza di cure mediche.
Il rapporto parla di violazioni sistematiche e strutturate, finalizzate a umiliare e sottomettere i prigionieri, con la presunta complicità o tolleranza delle autorità di sicurezza salvadoregne. La gravità degli abusi è paragonata a quella delle torture documentate nelle prigioni di Abu Ghraib e altre strutture segrete statunitensi durante la cosiddetta “guerra al terrore”. La denuncia evidenzia anche la responsabilità degli Stati Uniti, che avrebbero finanziato con 4,7 milioni di dollari la gestione del carcere e facilitato la deportazione senza considerare le condizioni disumane.
Contesto e reazioni internazionali
I 252 cittadini venezuelani sono stati rimpatriati a Caracas a luglio 2025, ma le accuse di tortura e maltrattamenti hanno suscitato allarme internazionale. Nel frattempo, la situazione dei diritti umani in El Salvador continua a essere critica. L’avvocata Ruth Eleonora Lopez, nota per il suo impegno nella difesa dei diritti dei migranti venezuelani, è stata arrestata recentemente con accuse di peculato, in un contesto di crescente repressione contro i difensori dei diritti umani. Organizzazioni come Amnesty International, Human Rights Watch e altre ong hanno condannato fermamente l’arresto, chiedendone la liberazione immediata e il rispetto del giusto processo.
Questa vicenda si inserisce in un quadro di crescente tensione e criticità nei rapporti tra El Salvador e la comunità internazionale, soprattutto in relazione alla gestione dei migranti deportati dagli Stati Uniti e alle denunce di violazioni dei diritti umani all’interno delle strutture carcerarie del Paese centroamericano.






